COLICO – Un gruppo di cittadini indignati, così si è firmato, ha inviato ai consiglieri di minoranza del Comune di Colico una lettera per segnalare presunti illeciti amministrativi, riguardanti un cantiere nella frazione di Fumiarga, al quale sarebbero stati riconosciuti, a loro avviso, incrementi volumetrici non spettanti. Il cantiere in questione si trova ad angolo tra via Posallo e via Colombeè e prevede la realizzazione di 19 unità abitative.
Il gruppo apre la lettera scrivendo “Povera Fumiarga, già aggredita nel recente passato da una pesante speculazione edilizia con edificazione disordinata e senza riguardo agli aspetti ambientali e paesaggistici, è di nuovo sotto attacco!”. Il riferimento è agli articoli 40 e 40 ter della Legge Regionale n. 12/2005, che prevede la concessione in deroga per demolire e ricostruire gli edifici rurali dismessi, con incremento volumetrico del 20%. Tale deroga non sarebbe ammissibile, essendo i fabbricati esistenti in zona residenziale e non agricola. Tale deroga però era stata concessa dal Consiglio Comunale del 30 marzo.
I cittadini pongono inoltre seri dubbi sulla tipologia di edificazione e riportano che “dal dibattito in Consiglio Comunale è emerso che il progetto prevede una continua di edifici lunga circa 60 metri senza interruzioni, quindi una barriera per la visibilità monte lago. Inoltre, questo sistema di edificazione non è certamente tipologico di una zona come la frazione di Fumiarga”.
Concludono infine “Ci aspettiamo che le Minoranze svolgano su questa pratica così importante per una frazione, una doverosa attività di controllo e, se necessario, di denuncia alle Istituzioni competenti”.
In risposta ai cittadini che li hanno interpellati, i consiglieri della Lista Civica Più Comunità, Dario D’Andrea ed Enzo Venini, hanno inviato un’interrogazione a risposta scritta alla sindaca di Colico Monica Gilardi, garantendo alla cittadinanza di rendere nota la risposta non appena arriverà. Si sono assunti l’impegno di verificare quanto segnalato e di garantire che le normative a cui si fa riferimento siano rispettate.