DERVIO – “Ancora una volta, a pochi giorni dalla consegna dell’attestato de I borghi più belli d’Italia per Corenno Plinio, riceviamo comunicazione dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese che ha risposto all’ennesima richiesta dell’avvocato Luigi Giordano che chiede chiarimenti sulla legittimità del contributo di ingresso”.
Lo afferma il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli, che aggiunge: “La Soprintendenza rispiega il proprio punto di vista sulla questione e a conclusione della missiva afferma, riteniamo in modo perentorio: “Nulla da aggiungere rispetto a quanto rappresentato nella nota richiamata: ovvero, che è piena facoltà e autonoma decisione del Comune stabilire un accesso a pagamento nell’area in esame”. La Soprintendenza quindi, per l’ennesima volta a fronte delle continue richieste degli oppositori, ha ribadito che la decisione del Comune è legittima. Nella lettera emerge una diversa visione tra gli articoli da utilizzare per l’istituzione del contributo di ingresso e la definizione di “complesso monumentale”, tanto che ritiene “opportuna una rettifica del regolamento comunale“.
Secondo la Soprintendenza il contributo di accesso stabilito dal regolamento non può essere fatto basandosi sull’articolo 103 del Codice mentre secondo il Comune Corenno rientra nei parametri di complesso monumentale.
“Al di là delle diverse interpretazioni date dal nostro Regolamento e dalla Soprintendenza che saranno oggetto di approfondimento – spiega Cassinelli – credo che sia il caso di smettere di disturbare un Ente sovracomunale che ha già detto in precedente nota che “è piena facoltà del Comune stabilire un accesso a pagamento nell’area”. Invitiamo l’avvocato Giordano e gli altri oppositori a gioire per Dervio che è entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia, ma se sono determinati nel voler ottenere una risposta definitiva ricordino che le loro richieste a Soprintendenza, Nucleo storico dei Carabinieri, Borghi più belli d’Italia e così via sono state inutili perché l’unico organo a cui dovrebbero rivolgersi è il Tar regionale”.
RedDer