COMO – Sarà giudicato per evasione Massimo Riella, il sospetto rapinatore che lo scorso anno scappò mentre si recava in visita alla tomba della madre, a Brenzio sul ramo comasco del Lario.

Era il 12 marzo dello scorso anno quando il 49enne fuggì dalla custodia della polizia penitenziaria che lo aveva accompagnato al cimitero della frazione di Gravedona ed Uniti. L’uomo si gettò nei rovi, poi fece perdere le sue tracce nel bosco. Venne fermato solo quattro mesi dopo, il 16 luglio, in Montenegro, ospite di un pregiudicato locale. A novembre l’estradizione e ora la chiamata in tribunale a Como.

Già in aprile Riella venne condannato complessivamente a 4 anni di carcere con rito abbreviato: due per detenzione di armi clandestine; e due per l’evasione dai domiciliari del novembre 2021 minacciando i carabinieri con una bottiglia rotta, venne ritrovato dopo una decina di giorni. Era in carcere quando arrivarono le accuse per rapina ad una coppia di anziani avvenuta nell’ottobre 2021.

DALL’ARCHIVIO

Riella. Preso in Montenegro il latitante evaso quattro mesi fa

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