BELLANO – Era il 28 settembre 1899 quando “il grande pittore della natura” moriva tra le sue montagne. S’intende ricordare questa data senza alcun intento celebrativo, piuttosto riaffermare lo stretto rapporto che il grande artista trentino ebbe con il nostro territorio: l’alta Brianza e i laghi. Uno sguardo e un pensiero fondativi e premonitori anche e soprattutto dei grandi temi ambientali: il rapporto con la terra e la natura che ci ospita .
Per questa occasione l’associazione ArchiviVitali propone tra il 23 settembre e il 2 ottobre tre diversi momenti d’incontro: un film, un libro e un’esposizione.
Si comincia venerdì 23 settembre con la proiezione del docu-film “Ritorno alla natura”, un ritratto biografico e la straordinaria storia di Segantini e del suo rapporto viscerale con la natura. Sabato 24 Carmine Abate dialoga con Armando Besio intorno al romanzo “Il cercatore di luce”, un racconto corale che affronta temi universali: la vita, la natura, la morte, gli stessi del famoso “Trittico della Natura” di Giovanni Segantini.
> TUTTI I DETTAGLI IN QUESTO ARTICOLO
A completare l’omaggio a questo grande artista, nella sede di ArchiVivitali, saranno eccezionalmente esposti, fino al 2 ottobre, il quadro “Sera a Pusiano” del 1882 , dipinto prima del trasferimento in Engadina, e due magnifici disegni generosamente concessi da collezionisti privati: “Le due madri“, 1891-92 (Matita grassa e gesso bianco su carta cm. 17,2×23) e “Ragazza che fa la calza“, 1898 (disegno a matita su carta cm. 20,1×27,1), eseguito un anno prima della morte .
Grazie alla partecipazione degli autori e al prestito di generosi collezionisti si è potuto dar inizio con questo primo ciclo d’incontri a una nuova tipologia espositiva e di rigenerazione territoriale che unisce arte, territorio e cultura locale in una visione ad ampio raggio sui temi della contemporaneità e della tradizione promossa dal Comune di Bellano in collaborazione con ArchiViVitali a partire dal 2018.
LEGGI ANCHE
Bellano. ‘Il cercatore di luce’ di Carmine Abate per Il Bello dell’Orrido