LARIO – La proposta di legge contenuta all’interno del DDL Zan protegge le vittime di sessismo, misoginia e le discriminazioni contro le persone disabili, introducendo una chiara e netta differenziazione tra i crimini d’odio e l’omotransfobia rispetto a crimini più generici.

Approvata dalla Camera lo scorso 4 novembre, la proposta è ora ferma in Senato perché Fdi, Lega e Forza Italia ritengono la legge “liberticida” e non prioritaria.

“Non è assolutamente vero che con DDL Zan si metta il bavaglio alla libertà di espressione. Si pongono dei limiti che permettono di distinguere coloro che esprimono un’opinione da coloro che vanno oltre, istigando o perpetrando atti punibili da tale provvedimento. E la differenza è piuttosto evidente e non coglierla significa essere in malafede” spiega Domenico Saggese di +Europa Lario, che conclude affermando: “La legge è stata approvata dalla Camera il 4 novembre scorso. È ora che anche il Senato porti a termine l’iter previsto nel minor tempo possibile”.

“Non è la miglior legge che c’è? Può anche essere vero. Intanto che venga approvata al più presto. A migliorarla c’è sempre tempo. Per noi si tratta di un passo in avanti non di poco conto; il rispetto dell’integrità fisica e psicologica dei soggetti più deboli della società non è in alcun modo trattabile” ha precisato Francesco Cima Vivarelli  di +Europa Lario.

RedPol