Il sindaco festeggia con la consueta propaganda l’approvazione del bilancio 2024, ma per chi vuole dedicare due minuti a ragionare, il suo comunicato rappresenta la dimostrazione più alta (o forse sarebbe meglio dire più bassa) di come agisca la propaganda del sindaco Cassinelli.

I bilanci comunali si approvano entro il termine stabilito dallo Stato, che è stato sempre rispettato e che permette l’approvazione anche nei primi mesi dell’anno nuovo, tanto che nel 2020 anche la sua amministrazione ha approvato il bilancio il 9 maggio, quello del 2021 l’ha approvato il 20 aprile, quello del 2022 il 13 aprile, quello del 2023 il 7 marzo. Senza dimenticare la chicca del bilancio approvato due volte, in due consigli successivi, perché la prima volta il sindaco si era dimenticato di metterlo in votazione: una figuraccia epocale, e un record italiano (questo sì) difficilmente eguagliabile.

Non è vero quindi che l’approvazione del bilancio fatta dopo il 31 dicembre (anche da loro) non rispettasse la legge, perché ogni anno gli organi dello Stato comunicano qual è il termine per l’approvazione del bilancio, scadenza che in passato è stata sempre prorogata per l’incertezza sugli importi dei trasferimenti statali o per altre normative che il Parlamento approva solo negli ultimi giorni dell’anno, e su cui poi i Comuni devono basarsi per predisporre il proprio bilancio.

E allora perché gli altri anni anche l’amministrazione Cassinelli ha approvato il bilancio più tardi e quest’anno invece no? Ma è semplice: nel 2024 ci sono le elezioni, e un bilancio subito attivo, anche se non attentamente ponderato, permetterà di fare da subito anche tutte quelle spese (ovviamente con i soldi dei contribuenti) che daranno una bella rinfrescata all’immagine di chi amministra, di tanto in tanto un po’ offuscata da problemi vari. Fino all’approvazione del bilancio infatti possono essere fatte solo le spese “normali” di funzionamento dell’ente (personale, bollette, ecc.), mentre quelle “speciali” (chi ha orecchie per intendere intenda…) verrebbero impedite o fortemente limitate fino all’approvazione del bilancio stesso.

E non dimentichiamoci infine che, per scelta della Giunta Cassinelli, il bilancio (che è l’atto principale dell’amministrazione) non viene più condiviso preventivamente in alcuna commissione (perché questa Giunta l’ha abolita) né depositato per un tempo congruo ai consiglieri per fare emendamenti (il tempo che hanno lasciato, bontà loro, è di soli 3 giorni per leggere centinaia di pagine): anche questa è democrazia, che di certo fa perdere qualche giorno sull’approvazione ma assicura un risultato finale più condiviso. Ma a Dervio, come sappiamo, la democrazia non esiste più.

Non è vero che la minoranza ha abbandonato la seduta del Consiglio sul bilancio per il motivo indicato dal sindaco, ma per uno molto più grave, che di certo non vi racconterà lui: il Consiglio è stato convocato, ancora una volta, senza dare alla minoranza la possibilità di intervenire sui contenuti dello stesso, come prevede il regolamento comunale e come è sempre stato fatto in passato (a proposito di rispetto delle regole…). Il sindaco ci ha mandato ancora una volta una mail solo pochi minuti prima della riunione dei capigruppo, rendendoci impossibile la partecipazione, e questa volta, per essere sicuro che la presa in giro fosse completa, ce l’ha inviata quando comunque era ormai inutile, perché il Consiglio era ormai già stato convocato. È difficile essere sempre presenti a dei Consigli dove la maggioranza si mette d’accordo su quando farlo, e la minoranza invece non viene mai consultata…

Questa è una battaglia di civiltà: i Derviesi devono decidere se continuare a farsi prendere in giro dalla propaganda o iniziare ad aprire gli occhi.

Per chi invece non ha due minuti di tempo e non vuole (o non può) ragionare, fidatevi dei comunicati del sindaco, tenetevi pure questa amministrazione e… tanti auguri!

Davide Vassena
Insieme per Dervio

 

 

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