Conosciuto anche con i nomi di bonus rubinetti o bonus idrico, il bonus bagno è un incentivo previsto per chi ha intenzione di sostituire la rubinetteria e i vecchi vasi sanitari allo scopo di ottenere un risparmio delle risorse idriche. La Legge di Bilancio ha previsto a questo scopo un contributo di 1.000 euro: l’agevolazione sarà valida sia per quest’anno che per il prossimo, e potrà essere utilizzata per qualunque spesa di sostituzione finalizzata a limitare il consumo di acqua. Insomma, un’occasione da non perdere per chi sta valutando un rifacimento del bagno.
Ristrutturare il bagno con il bonus
Questo bonus è stato previsto come incentivo e sostegno per le spese sostenute per il rifacimento dei sanitari e dei rubinetti al fine di contenere la quantità di acqua consumata. Si applica anche per gli interventi effettuati lo scorso anno, ma non può essere cumulato con altri bonus. In sostanza, ciascuna voce di spesa può beneficiare di una misura sola.
Chi può usufruire del bonus
Tutte le persone fisiche residenti in Italia e maggiorenni hanno la possibilità di richiedere il bonus in relazione alle spese sostenute per la fornitura di vasi sanitari in ceramica bagno e la relativa posa in opera, a condizione che il loro volume di scarico massimo non superi i 6 litri; sono inclusi anche i sistemi di scarico, le opere murarie e idrauliche collegate e le operazioni di smontaggio e di dismissione dei sistemi già presenti. Inoltre, il bonus si applica anche per la fornitura e l’installazione dei miscelatori e dei rubinetti per la cucina e per il bagno, così come per colonne doccia e soffioni doccia i cui valori di portata di acqua siano al massimo di 9 litri al minuto, incluse le opere murarie e idrauliche collegate e la dismissione dei sistemi già presenti. Non si può ottenere il bonus, invece, per le spese relative all’acquisto di prodotti differenti, come per esempio i lavandini, i piatti doccia o altre componenti che non hanno direttamente a che fare con il risparmio di acqua.
Qual è la procedura da seguire
Ma qual è l’iter che è necessario rispettare per richiedere e ottenere il bonus? Ipotizziamo di voler comprare dei sanitari nuovi da Sorelle Chiesa, per prima cosa è necessario recarsi sul sito web del Ministero della Transizione Ecologica, a cui si può accedere usando le credenziali della Carta d’identità elettronica o dello Spid: qui si può compilare il relativo modulo per poi trasmetterlo alla piattaforma bonus idrico, situata nel sito del ministero.
Il bonus ristrutturazione
In alternativa, per ristrutturare il bagno si può usufruire anche del classico bonus ristrutturazione, che permette di ottenere un risparmio del 50% con una detrazione che si applica in dieci anni. Una ristrutturazione totale del bagno, come si può ben intuire, presuppone un impegno economico di non poco conto, dal momento che richiede la sostituzione degli impianti, dei sanitari, dei rivestimenti e dei pavimenti. La detrazione fiscale è del 50%, e permette di spendere la metà del totale fino a un massimo di 96mila euro. Inoltre, da ormai tre anni si può cedere il credito d’imposta agli istituti di credito, al fine di ottenere una liquidità istantanea. Attenzione, però, perché l’agevolazione non si applica se ci si limita a sostituire la doccia, in quanto tale intervento non è sufficiente per essere ritenuto come parte della manutenzione straordinaria del bagno.
Le modalità di rimborso
La detrazione consiste in un credito Irpef distribuito in dieci rate annuali, ognuna dello stesso importo: a seconda dei casi, questo credito ridurrà le imposte dovute o, se queste sono inferiori al suo importo, addirittura produrrà un rimborso che sarà erogato nella pensione o in busta paga. Il bonus fiscale del 50% è riconosciuto fino a completa concorrenza delle ritenute; in altre parole è un vantaggio di cui non possono usufruire i cosiddetti incapienti fiscali, vale a dire coloro che non hanno abbastanza ritenute per coprire la detrazione a cui hanno diritto.
Un esempio concreto
Si immagini di dover spendere 20mila euro per la ristrutturazione totale del bagno. Il bonus ristrutturazione previsto permette di ottenere uno sconto di 10mila euro: o, per meglio dire, in un primo momento si devono saldare tutti i 20mila euro, ma poi la metà verrà rimborsata. Tutta in una volta? No, in dieci rate, una all’anno, tutte di pari importo: in questo caso, ognuna di mille euro. Ovviamente, per poter usufruire dei vari bonus previsti per il rifacimento o la ristrutturazione del bagno è indispensabile che tutti i pagamenti che vengono effettuati siano tracciabili: quindi, non si può pagare in contanti ma occorre fare riferimento al cosiddetto bonifico parlante, in cui devono essere indicati sia i dati di chi paga che i dati di chi riceve il pagamento.