Con i cambiamenti introdotti dall’industria 4.0 è ormai fondamentale rimanere al passo con le competenze digitali più richieste per restare rilevanti sul mercato del lavoro. La transizione digitale presenta sfide considerevoli, accompagnate da altrettante opportunità per le aziende e per i cittadini. In particolare in una regione come la Lombardia, all’avanguardia a livello nazionale, le professioni digitali sono una realtà in crescita continua da non sottovalutare per chi è in cerca di un lavoro. Diamo allora un’occhiata alla situazione attuale in regione, esplorando alcune opportunità per avvicinarsi al settore digitale.
La digitalizzazione in Lombardia
L’Italia è da tempo in ritardo rispetto al resto dell’Unione Europea per quanto riguarda la digitalizzazione. Sia dal punto di vista delle infrastrutture che da quello delle competenze dei cittadini, il nostro paese fatica a tenere il passo con le altre nazioni della UE. La situazione non migliora se guardiamo all’uso e all’integrazione dei servizi digitali nel contesto della pubblica amministrazione.
La Lombardia, pur non raggiungendo ancora i livelli del Nord Europa, è tra le regioni italiane più virtuose e si piazza in cima alla classifica stilata nel rapporto DESI (Digital Economy and Society Index) regionale. A fronte di una media nazionale di 53,8 punti, infatti, la regione ne ottiene quasi venti in più, arrivando a 72,0. Da notare in particolar modo il fattore relativo al capitale umano, ovvero alle competenze digitali di base e avanzate dei residenti, che raggiunge gli 83,1 punti. La Lombardia fa bene anche dal punto di vista dei servizi digitali offerti dalla PA: soltanto la provincia autonoma di Trento fa meglio. Con questi dati alla mano, non sorprende vedere che anche l’uso quotidiano di internet è diffuso in regione, dove i cittadini sono più a proprio agio con le tecnologie e il web.
Ottime opportunità nel settore digitale
Nel panorama ora descritto esistono le condizioni perfette per trarre il massimo beneficio dalle possibilità che si aprono con la transizione digitale. Questo processo, già in atto da anni, è diventato ancora più rapido quando ci siamo trovati costretti a spostare tante delle nostre attività quotidiane online durante la pandemia. Dalla crescita esponenziale degli acquisti in linea ai già citati servizi della pubblica amministrazione, oltre al lavoro e alla scuola, le piattaforme virtuali hanno un ruolo sempre più rilevante nelle nostre vite. D’altro canto, le aziende faticano ancora a colmare il gap tra le competenze digitali di cui hanno bisogno per crescere e l’effettiva preparazione dei candidati.
In questo contesto, imparare i linguaggi di programmazione è un investimento di sicuro impatto per il proprio futuro lavorativo. Oltre alle tante risorse online, esistono enti come Aulab che erogano periodicamente corsi intensivi che in soli tre mesi forniscono agli studenti le basi di coding necessarie per iniziare subito a lavorare come web developer. Al momento questa professione è molto richiesta, e si prevede che le opportunità rimarranno alte anche negli anni a venire.
Altre professioni digitali per chi sa programmare
Oltre ad aprire le porte alla carriera di web developer, imparare a programmare può essere il punto di accesso per molti altri lavori in campo digitale, tutti altrettanto richiesti. Un esempio è il cybersecurity expert, che si occupa di mantenere i sistemi informatici di aziende ed enti pubblici in sicurezza. Con l’aumento dei crimini cyber, questa figura è sempre più ricercata per prevenire attacchi hacker e la minaccia di frodi online.
Un altro lavoro per cui sono utili conoscenze di coding, in particolare del linguaggio Python, è quello del data analyst. Le aziende si avvalgono sempre più spesso di un approccio data-driven, per accelerare la crescita grazie all’analisi dei dati effettuata proprio da questo professionista.
Queste sono naturalmente solo alcune delle nuove possibilità del settore digitale: nei prossimi anni continueranno ad affermarsi figure fondamentali in questo mercato in rapida crescita.