Lario terra di motori e di appassionati di due ruote: ma siete davvero sicuri di conoscere tutte le componenti essenziali di una moto? Per non farvi trovare impreparati in una conversazione con un biker, ecco una guida che contiene tutto ciò che vi serve sapere tra frizioni e adattatori, motori e ghiere, raccordi e sistemi di raffreddamento.
Il motore di una moto
La parte del motore è quella che ispira i sogni di tutti gli amanti delle due ruote. Nelle moto di piccola cilindrata il sistema di alimentazione si basa su un carburatore monoblocco con spruzzatore ad ago e valvola a saracinesca, mentre in quella di grossa cilindrata si adoperano i carburatori a depressione, con il sistema di accensione elettronica che rende possibile l’iniezione. È fondamentale anche il sistema di raffreddamento, che può essere ad acqua con radiatore (nei modelli di cilindrata più elevata) o ad aria (nei modelli di cilindrata inferiore). La frizione è la componente che trasmette la potenza alla ruota posteriore, e può essere a dischi multipli, a bagno d’olio o a secco. Infine, vale la pena di citare il sistema di lubrificazione, che nel caso di un motore a due tempi prevede di miscelare la benzina con un particolare olio, secondo un rapporto che varia a seconda della cilindrata.
Come funziona il motore
Il meccanismo di funzionamento del motore di una moto non è molto diverso da quello che caratterizza il motore di un’auto. La composizione include una testata con le valvole, il blocco cilindri e i pistoni: questi ultimi vengono azionati dall’accensione nella candela di una scintilla che fa esplodere la miscela aria e carburante, la quale può entrare all’interno della camera di combustione grazie all’apertura e alla chiusura delle valvole. I pistoni, a loro volta, si muovono nel blocco cilindri verso l’alto e verso il basso, causando la rotazione di un albero a gomiti. Così, il sistema di trasmissione che è composto dalla corona, dal pignone e dalla catena trasmette la forza di rotazione dell’albero motore alla ruota posteriore. In linea di massima sono tre le caratteristiche più importanti che permettono di classificare e distinguere i motori nelle moto: la capacità della camera di combustione, il numero di cilindri e la quantità di colpi dei cicli di alimentazione. Di fondamentale importanza è la qualità dei raccordi: un marchio di comprovata affidabilità come Unigasket è una garanzia in tal senso.
Il telaio
Il telaio, a sua volta, si compone di tre elementi fondamentali: le sospensioni, il freno idraulico e le ruote. La sospensione anteriore è a parallelogramma o di tipo telescopico, mentre quella posteriore è nella maggior parte dei casi e forcella e, in poche circostanze, con puntoni a spinta. Le moto di cilindrata superiore sono caratterizzate da freni a disco su tutte e due le ruote che vengono gestiti da un sistema idraulico. Il diametro delle ruote oscilla tra un minimo di 50 e un massimo di 60 centimetri; in alcuni casi l’aderenza con il terreno viene migliorata grazie agli pneumatici, in modo particolare su fondi fangosi o sterrati.
I freni della moto
In una moto sono presenti un freno per la ruota anteriore e un freno per quella posteriore: il primo si trova sulla parte destra del manubrio, mentre il secondo si aziona tramite il pedale destro. Oggi quasi tutti i modelli di moto sono dotati di freni a disco, che garantiscono prestazioni più elevate rispetto a quelle dei freni a tamburo che venivano utilizzati fino agli anni Settanta. Nei freni a disco è presente un disco frenante, realizzato in acciaio e situato fra le pastiglie dei freni, collegato alla ruota. Nel momento in cui il freno viene azionato dal biker, le pastiglie dei freni vengono schiacciate su tutti e due i lati contro il disco per effetto della pressione idraulica. Ne scaturisce un attrito che causa l’arresto della ruota o comunque il suo rallentamento. Un utilizzo ripetuto nel tempo causa il consumo delle superfici delle pastiglie, le quali pertanto vanno cambiate di tanto in tanto.
Ruote e pneumatici
Gli pneumatici con camera d’aria sono più esposti al rischio di esplosione rispetto a quelli che sono privi di camera d’aria; tuttavia sono ideali in presenza di strade sconnesse, dove invece gli pneumatici senza camera d’aria rischiano di sgonfiarsi per effetto delle curve dei cerchioni. A seconda del tipo di moto, si può scegliere uno pneumatico specifico. Gli pneumatici per le moto da turismo, per esempio, garantiscono una durata molto elevata, anche se non vantano prestazioni eccellenti dal punto di vista del grip, e sono realizzati in gomma dura. Ci sono, poi, gli pneumatici per le moto da cross, che per poter assicurare un’aderenza ottimale sulla ghiaia e sullo sporco presentano battistrada tassellati e profondi. Infine, vale la pena di menzionare gli pneumatici delle moto da corsa e sportive, che di solito sono radiali e con la cintura di acciaio.