LARIO ORIENTALE – Si prospetta un’estate difficoltosa per i comuni del Lario Orientale, coinvolti loro malgrado dagli interventi sulla linea ferroviaria cruciale che da Lecco porta a Tirano attraversandoli, in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina del prossimo anno.

L’incontro avvenuto ieri tra sindaci, amministratori locali e rappresentanti istituzionali della zona e l’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente è stato l’occasione per visionare il cronoprogramma degli interventi e fare il punto sulle principali criticità previste, ma è solo il primo passo di un percorso che si prospetta ancora lungo e complicato; i lavori ad esempio hanno imposto l’attivazione di un servizio sostitutivo di autobus, che saranno garantiti ogni quarto d’ora, ma che potranno andare a condizionare il flusso turistico previsto per i mesi estivi.

Gli amministratori dei comuni coinvolti hanno commentato variamente la situazione, mettendo però sempre al centro le preoccupazioni che porta con sé un progetto di tali dimensioni.

Il sindaco di Abbadia Roberto Azzoni ha affermato che l’intervento “Porterà disagi, per cui tutti gli attori in gioco stanno facendo il massimo per gestirli, ma a fronte di un investimento sulla tratta credo senza precedenti. Come legacy delle Olimpiadi avremo benefici importanti sulla linea. Per Abbadia sono stati inseriti la riqualificazione delle banchine della stazione e soprattutto il rifacimento del sottopasso di Via per Novegolo, cruciale per una maggior sicurezze e fluidità del traffico”.

Monica Gilardi, sindaca di Colico, ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto un quadro della programmazione di esercizio sostitutivo alla circolazione ferroviaria, permangono tutte le preoccupazioni che nascono dalla messa a terra di questo programma, in un periodo particolarmente intenso per il lago. Rimandiamo a tavoli tecnici con le realtà comunali per affrontare puntualmente le delicate situazioni”.

Per Stefano Cassinelliborgomastro di Dervio, “Sarà un’estate veramente difficile. Ci sono tante criticità ancora da capire come gestire e alcune ancora nemmeno individuate. Questo primo incontro è la base per altri, ma le infrastrutture che abbiamo sono quelle e qualunque cosa faremo servirà solo a mitigare i disagi, non a risolverli. Dovremo avere tanta pazienza e fare il possibile per limitare i danni sul fronte turistico, anche sull’anno prossimo”.

Riccardo Fasoli, primo cittadino di Mandello, afferma: “È evidente che sarà impossibile replicare il servizio svolto dal treno. Come numeri è fisicamente impossibile. Sarà necessario, oltre al servizio sostitutivo con bus, una corretta informazione: chi passa da noi per andare altrove (penso a chi va a Varenna per raggiungere il centro lago) deve sapere già ora quali sono le soluzioni alternative per far sì che non si avventuri sulla tratta Lecco-Colico”.

L’assessore di Perledo Carlo Signorelli ha sintetizzato: “La zona del centro lago, afferente alla stazione ferroviaria di Varenna-Esino-Perledo è quella che avrà il maggior impatto negativo sia in termini viabilistici che di disagi per i numerosissimi turisti ma anche per i danni alle numerose attività economiche legate al turismo. Una vera calamità. Il piano teorico di servizi sostitutivi, presentato nella riunione di ieri, è a mio avviso congruente, pur con gli inevitabili disagi legati ai trasbordi e alle difficoltà di fornire informazioni ai turisti provenienti da tutto il mondo. I problemi sono legati al reale reperimento degli autobus e degli autisti e alle ricedute del servizio sulla viabilità soprattutto nei centri di Lecco e Colico e sulla strada provinciale 72, che saranno a mio avviso molto critici e forse non prevedibili, con oltre 50 autobus in circolazione simultaneamente. Una interruzione ferroviaria di questa entità in un periodo non turistico avrebbe avuto, a mio avviso, minori impatti negativi. Ora – conclude Signorelli – bisogna prendere coscienza di una vera emergenza da gestire oltre che creare, in tempi rapidi, tavoli locali per alcuni aspetti logistici fondamentali. Assieme al comune di Varenna ne abbiamo richiesto uno con RFI, Regione e Provincia per verificare le soluzioni meno impattanti per le fermate degli autobus e il loro transito sul nostro territorio”.

RedLar