BELLANO – Sabato 1 aprile alle 17 a Bellano nella Sala civica in via Marinai d’Italia, Legambiente Lario Sponda Orientale propone un pubblico incontro sui temi ‘Consumo e produzione di energia nella transizione ecologica’ e ‘Che cosa sono le Comunità energetiche rinnovabili e solidali’.
Interverranno Costanza Panella e Patrizia Bavo. Seguirà una comunicazione del sindaco di Bellano che ha da poco invitato i cittadini a esprimere, tramite la compilazione di un questionario, una manifestazione d’interesse alla costituzione di una Comunità energetica con la partecipazione a un bando regionale. Da tempo lo sviluppo delle energie rinnovabili è al centro dell’azione di Legambiente. La XVI edizione del Rapporto, uscita nel maggio dell’anno scorso, registrava, da un lato, quanto di buono si è mosso in questi anni nei territori dove sono presenti almeno 1,35 milioni di impianti da fonti rinnovabili, distribuiti in tutti i Comuni per una potenza complessiva di 60,8 GW. Dall’altro lo scarso incremento nel 2021 appena l’1,58% rispetto al 2020. Un trend decisamente al di sotto di quelli che dovrebbero essere gli obiettivi annuali, causato dalla pandemia, ma anche e soprattutto dal sistema farraginoso di rilascio delle autorizzazioni.
Un’attenzione particolare alle nuove opportunità di autoproduzione e scambio di energia attraverso le Comunità Energetiche da fonti rinnovabili: 100 quelle mappate da Legambiente, tra realtà effettivamente operative (35), in progetto (41) o che muovono i primi passi verso la costituzione (24). Lo sviluppo di un nuovo modello di produzione e consumo condiviso dell’energia non soltanto contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, è anche occasione di rinascita per i territori, soprattutto le periferie urbane, le aree rurali e i piccoli Comuni.
Per questi motivi Legambiente si schiera in prima linea non soltanto nella promozione, diffusione e disseminazione di buone pratiche, ma si fa promotrice di alleanze per la costruzione di comunità energetiche che possano fare la differenza in termini di ecosostenibilità, solidarietà e partecipazione dal basso, promuovendo modelli di condivisione in grado di dare concrete risposte ai bisogni dei territori.