LIERNA – Lario News ha raccolto lo sfogo di un gruppo di persone che portano alla luce alcuni fatti “improvvisamente accaduti” a Lierna e giudicati “poco chiari”.

Patrizia Stropeni, cittadina di Lierna rappresenta questo mini comitato, presente in parte al momento dell’intervista. Gente lasciata all’oscuro del montaggio di un’antenna 5G in località Genico, che ha contattato la nostra redazione per portare alla luce cronologicamente quel che è accaduto e quanto chi doveva fare qualcosa per impedire il deturpamento non avrebbe invece fatto nulla.

Partiamo con le parole di Patrizia: “I gestori di reti di telecomunicazioni sono tenuti a presentare ai Comuni e all’Arpa entro il 30 novembre di ogni anno un piano di localizzazione che descriva lo sviluppo e la modificazione dei sistemi da loro gestiti, in particolare alle aree di ricerca per la collocazione di nuove stazioni (Legge Regionale 11/2001 sulle norme di protezione ambientale dall’esposizione di campi elettromagnetici indotti da impianti fissi per le telecomunicazioni e per la radiotelevisione)”.

Era il 19 novembre quando Stropeni & C., allertati dalla messa in posa delle fondamenta hanno avuto un confronto con l’attuale sindaca Simonetta Costantini, la quale – a detta del gruppo di contestatori – sarebbe stata inconsapevole dell’evento e di conseguenza non avrebbe tenuto conto delle due precedenti richieste da parte dell’ente di telecomunicazioni Cellinex per una locazione congrua suggerita per l’impianto (“la prima a gennaio 2024”).

Il 20 novembre, in meno di mezza giornata dopo la richiesta di spiegazioni, gli operai avevano alla fine eretto il palo “incriminato”.

Il punto in cui è sita la struttura non è affatto distante dalle abitazioni (“svalutazione delle case“), nemmeno dal Sentiero del Viandante (“svalutazione del territorio“), senza dimenticarsi che la vista da quella frazione di Lierna è una di quelle più apprezzate dai turisti (“perdita di attrattività“).

Ma la beffa secondo la fazione in protesta sta nel fatto che gli abitanti di quelle frazioni hanno un reale bisogno di sistemare il ciottolato che porta all’interno della località – intervento su cui il Comune avrebbe posto un veto.

“Ricapitolando – continua Patrizia Stropeni – la richiesta di autorizzazione all’installazione dell’impianto arriva telematicamente allo Sportello Unico Attività Produttive ( SUAP), servizio che per il comune di Lierna è svolto dalla Comunità Montana Valsassina con apposita convenzione, cosicché il Comune non ha partecipato alla conferenza di servizio ed è scattato il SILENZIO ASSENSO!“. 

A oggi sono 40 le persone che hanno firmato per richiedere “la sospensione immediata dei lavori, considerati i 120 giorni previsti a partire dal 9 ottobre 2024 e la convocazione di un’assemblea pubblica per conoscere e discutere il processo decisionale che ha portato alla scelta di questa ubicazione (considerando che esisterebbe già un’area preposta a tal uso). Richiesta inoltre la copia per conoscenza del rilascio dell’autorizzazione e per ultimo ma non con meno importanza la copia dei pareri di ARPA e Soprintendenza dei Beni Ambientali”.

L’intervista si conclude con un bellissimo panorama “rovinato”, tra aspetti poco chiari, “superficialità nell’affrontare una situazione delicata e assoluta non trasparenza dei fatti”.

Christopher Anelli Manzoni