MANDELLO DEL LARIO – Una breve camminata verso la sorgente del Meria, accompagnati dagli esperti che passo a passo spiegano il trasporto dell’acqua potabile che da una sorgente arriva all’interno delle nostre case.

Durante il percorso ci si è soffermati sulla tipologia di tubi e su come si è passati dai tubi di ferro ai tubi moderni in polietilene, su come cambia la pressione al loro interno a seconda del carico, paragonando l’acquedotto al sistema circolatorio di un essere umano.

“Ci sono le additrici che sono le arterie, ci sono le pompe che sono il cuore, e gli allacciamenti sono i capillari”. Si deduce così quanto è essenziale controllare ogni singolo aspetto di una sorgente.

Arrivati sul posto, subito viene data importanza a come all’interno della sorgente sia assolutamente vietato contaminare l’acqua, come tramite un PLC collegato a una antenna radio viene tenuto sotto controllo tutto, dalla temperatura alla portata, alla contaminazione. Nelle sorgenti viene in ogni caso eseguita la cloro-protezione regolata in maniera automatica e con prelievi manuali, che serve per garantire l’acqua potabile. Esistono anche sorgenti da cui l’acqua nasce naturalmente non potabile per l’essere umano, e che viene poi lavorata. Quindi non sempre l’acqua di una sorgente è salutare.

Entrando nella sorgente del Meria bisogna infilarsi dei copri scarpa contro la contaminazione: “Si cammina sopra l’acqua“, acqua che sgorga direttamente dalla roccia.

Nella parte della struttura più vicina alla raccolta si vedono i controlli automatizzati e il procedimento di separazione dalla sabbia che esce naturalmente dalla sorgente.

Procedendo, la visione idilliaca della nascita dell’acqua prende spazio su tutto il resto e ci si ferma a bere un bicchiere d’acqua – direttamente dalla sorgente.

La visita si conclude con ammirazione e stupore per questo spettacolo naturale.

C.A.M.