MANDELLO DEL LARIO – Si intitola “Find your wings – Trova le tue ali” il nuovissimo libro di Linda Spandri, insegnante d’asilo trentaduenne, che, a distanza di quattro anni dalla sua prima pubblicazione, ha fatto un nuovo passo nel mondo della narrativa.
“L’idea di dare vita a questo romanzo nasce nel luglio 2013, durante le pause-pranzo del centro estivo in cui lavoravo – racconta Linda -. Alcuni scorci di Lecco, alcuni luoghi abbandonati, hanno stuzzicato la mia fantasia. E in questo ho un punto in comune con Irene, la protagonista. Sono andata ad osservare alcuni luoghi, in primis la vecchia scuola di San Giovanni e il cimitero di Rancio, a qualunque ora e con qualunque tempo, per poter descrivere meglio le sue sensazioni, i suoi stati d’animo. Potrei dire che ho prestato ad Irene il mio guardaroba e lei, in cambio, mi ha regalato le sue esperienze”. La storia è, appunto, quella di Irene, una giovane violinista che da Torino torna a Lecco, dove ha vissuto fino all’età di 5 anni: qui dovrà fare i conti con alcuni ricordi che emergeranno e che sconvolgeranno la sua vita, in un percorso tra la vita reale e l’Aldilà, col fantasma della malattia mentale sullo sfondo di una città che più reale non si può. L’idea di fondo è che non c’è mai un’unica verità e che la realtà è una questione di punti di vista.
Questo nuovo libro, in vendita sul sito dell’editore, Amazon, Ibs e Mondadori e disponibile presso l’edicola di Molina, a Mandello, verrà ufficialmente presentato il 9 aprile al Caffè Habanero di Calolziocorte. “Per onestà, devo dire che non sarebbe stato così com’è senza l’aiuto di Marco Gennuso e Alessia Redaelli, che si sono occupati dell’editing, Stefano Roncalli e Alessia Butti, che hanno curato la copertina, e Giacomo Micheli, che mi ha aiutato con le descrizioni della vecchia scuola abbandonata, avendola frequentata da bambino. E’ anche grazie a loro se sono riuscita a trasformare la mia grande passione in realtà: l’importante è insistere! Non sempre è facile farsi strada. Quando contatti qualcuno e non hai alcuna risposta, è demotivante: sarebbe meglio ricevere un “Grazie, no, non interessa”, almeno sai che non ti hanno cestinato prima ancora di sapere cosa proponi. Poi, per fortuna, non sempre è tutto negativo e chi perde è sì chi si scoraggia al primo tentativo, ma anche chi si siede e si crogiola perché si sente arrivato, nel bene o nel male. Personalmente, preferisco dire che sono arrivata… fin qua!”.
Aggiornamenti in merito sulla pagina Facebook Find your wings – Trova le tue ali e sul sito http://lindaspandri.weebly.com.
Cristina Denti