MANDELLO DEL LARIO – Dal 9 al 18 novembre presso la Biblioteca Comunale E. Carcano via Manzoni 44/3 a Mandello del Lario sarà allestita la mostra “Afghanistan: con gli occhi di una donna” di Shamsia Hassani visitabile nei seguenti giorni e orari: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì 10-13 e 14-18 giovedì 14-18 sabato 9.30-12.30.
Shamsia Hassani, nata da profuga in Iran nel 1988, è tornata in Afghanistan con la famiglia dopo la sconfitta del regime dei talebani, ed è divenuta docente presso l’Accademia di arte di Kabul. Successivamente ha scelto di esprimersi attraverso l’arte di strada, dipingendo murales su muri di case abbandonate o distrutte dalla guerra, che rappresentano al tempo stesso la condizione femminile di oppressione e la resistenza quotidiana delle donne. Shamsia Hassani dipinge infatti donne senza bocca, con gli occhi chiusi e dalle lunghe ciglia, che parlano con le mani, con i corpi, con i loro passi di danza, con gli strumenti che suonano. Vestono spesso abiti di colori vivaci, nelle mani tengono fiori come luci, effimeri, leggeri e liberi.
I suoi murales sono immediati e poetici, restituiscono dignità e voce a chi non può parlare. Ha scelto, con grande rischio personale, di portare la sua arte nelle strade affinché tutti e tutte potessero vederla e coglierne il messaggio di resistenza e di bellezza. Da quando il regime dei talebani si è instaurato nuovamente in Afghanistan, dall’estate 2021, l’artista è costretta a nascondersi. I suoi graffiti che ritraggono le donne afgane in una società dominata dagli uomini, non sono graditi dal regime che puntualmente li cancella.
Le donne afghane che rappresenta hanno un volto diverso, un volto dotato di potere, ambizioni e volontà di raggiungere obiettivi. Il personaggio femminile utilizzato nelle sue opere ritrae infatti un essere umano orgoglioso, rumoroso e in grado di apportare cambiamenti positivi alla vita delle persone. Durante l’ultimo decennio del dopoguerra in Afghanistan, le opere di Shamsia hanno portato un’enorme ondata di colore e apprezzamento a tutte le donne del paese.
Sul suo sito scrive “Art changes people’s minds and people change the world”, l’arte cambia la mente delle persone e le persone cambiano il mondo, ed è per questo che l’arte di Shamsia non si ferma e infatti grazie ai social media è diventata molto popolare e diffusa. Shamsia ha ispirato migliaia di donne in tutto il mondo e ha dato una nuova speranza alle artiste afghane nel paese. Ha motivato centinaia di afghani a portare la propria creatività attraverso il suo festival dei graffiti, corsi d’arte e mostre in diversi paesi del mondo.
Tutti sappiamo quanto siano calpestati i diritti delle donne in questo paese, la condizione sanitaria è poi a dir poco drammatica: una donna su 14 muore per complicanze legate alla gravidanza, un bambino su 18 muore prima di aver compiuto i 5 anni. Tutto questo è anche dovuto alla resistenza delle famiglie per tabù religiosi e culturali.
Emergency in questo senso ha lavorato molto aprendo per esempio una struttura specializzata e gratuita che permette alle donne di diventare ostetriche, ginecologhe e di partorire in un ospedale sicuro dove gli uomini non hanno accesso. L’inaugurazione della mostra si terrà il 9 novembre alle 18 presso la Biblioteca Comunale E. Carcano, in occasione della quale interverranno la giornalista Paola Ciccioli che presenterà Shamsia sia come donna, sia come artista e Giorgio Maioli, per Emergency illustrerà la scelta di chi rimane in Afghanistan.