MANDELLO DEL LARIO – “Laudate Deum, Esortazione Apostolica a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica”. Questa è l’enciclica di papa Francesco del 4 ottobre 2023 ed è il seguito dell’enciclica del 2015 “Laudato Sì”. A commentare questo importante scritto sarà padre Angelo Cupini. Appuntamento per il 17 maggio alle 21 in Sala Civica a Mandello del Lario all’interno del VI Festival della letteratura.
Per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli o relativizzarli, i segni del cambiamento climatico sono lì, sempre più evidenti. Nessuno può ignorare che negli ultimi anni abbiamo assistito a fenomeni estremi, frequenti periodi di caldo anomalo, siccità e altri lamenti della terra che sono solo alcune espressioni tangibili di una malattia silenziosa che colpisce tutti noi. È vero che non tutte le catastrofi possono essere attribuite al cambiamento climatico globale. Tuttavia, è verificabile che alcuni cambiamenti climatici indotti dall’uomo aumentano significativamente la probabilità di eventi estremi più frequenti e più intensi. Sappiamo che l’aumento della temperatura oltre a un certo limite porterà lo scioglimento delle calotte glaciali della Groenlandia e di gran parte dell’Antartide, con conseguenze enormi e molto gravi per tutti.
Negli ultimi anni non sono mancate le persone che hanno cercato di minimizzare questa osservazione. Citano dati presumibilmente scientifici, come il fatto che il pianeta ha sempre avuto e avrà sempre periodi di raffreddamento e riscaldamento. Trascurano di menzionare però un altro dato rilevante: quello a cui stiamo assistendo ora è un’insolita accelerazione del riscaldamento, con una velocità tale che basta una sola generazione – non secoli o millenni – per accorgersene. L’innalzamento del livello del mare e lo scioglimento dei ghiacciai possono essere facilmente percepiti da una persona nell’arco della sua vita, e probabilmente tra pochi anni molte popolazioni dovranno spostare le loro case a causa di questi eventi.
La realtà è che una bassa percentuale più ricca della popolazione mondiale inquina di più rispetto al 50% di quella più povera e che le emissioni pro capite dei Paesi più ricchi sono di molto superiori a quelle dei più poveri. Come dimenticare che l’Africa, che ospita più della metà delle persone più povere del mondo, è responsabile solo di una minima parte delle emissioni storiche?
Il problema più grande, sottolinea papa Francesco, è l’ideologia che sottende un’ossessione: accrescere oltre ogni immaginazione il potere dell’uomo, per il quale la realtà non umana è una risorsa al suo servizio. Tutto ciò che esiste cessa di essere un dono da apprezzare, valorizzare e curare, e diventa uno schiavo, una vittima di qualsiasi capriccio della mente umana e delle sue capacità.
Padre Angelo Cupini, missionario clarettiano, è un prete noto per il suo impegno sociale. Si è dedicato da sempre al mondo giovanile e ai processi di formazione popolare. Nel 1975 inizia l’attenzione al territorio lecchese andando ad abitare, assieme al confratello Roberto Rocchi, in un condominio al numero 52 di via Gaggio di Malgrate, denominata poi la Comunità di via Gaggio per l’aiuto ai tossicodipendenti e per superare condizioni di disagio. Negli anni seguenti partecipa alla nascita del CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) con Luigi Ciotti e Vinicio Albanesi.
Ha scritto “Cristo abita in periferia” edito dal Gruppo Abele, sul tema della spiritualità e ha collaborato al volume “Abitare le domande e Decrescere per il futuro”. Nell’Istituto dei Missionari Clarettiani, ha fatto parte dell’équipe che ha realizzato il Progetto Parola Missione curando l’edizione italiana dei sei volumi per le Edizioni Dehoniane di Bologna. Dal 1996 al 2008 è stato superiore maggiore del suo istituto, collaborando a progetti giovanili e popolari in molti Paesi dell’America Latina, dell’Africa e dell’Oriente.