MANDELLO DEL LARIO – Se è vero che in Valsassina pochi comuni hanno in dotazione i defibrillatori, strumenti indispensabili di pronto intervento in caso di arresto cardiaco, il lago si difende bene. Oltre ai sei di Bellano e ai due di Dervio, anche Mandello, Abbadia e Lierna sono scesi in campo ormai da tempo per fornire la strumantazione alla cittadinanza. Tutto questo grazie al Soccorso degli Alpini “Ten. Gildo Molteni”.
“Alcuni mesi fa abbiamo avviato un progetto finalizzato all’acquisto e al posizionamento di defibrillatori semiautomatici esterni sul territorio di Mandello, Abbadia e Lierna, in quanto unica alternativa efficace possibile in caso di arresto cardiaco, un evento improvviso che può verificarsi anche senza sintomi premonitori – spiegano dal Soccorso, che fa capo al presidente Giancarlo Alippi -. Quando ciò avviene, il tempo utile di intervento è di pochissimi minuti. In Italia, ogni anno, muore una persona su mille per arresto cardiaco improvviso. Se, all’insorgere dell’arresto, non si attivano immediatamente le procedure di rianimazione, integrate dall’uso del defibrillatore, le possibilità di sopravvivenza diminuiscono del 7/10% al passare di ogni minuto. Al contrario, se le persone che assistono all’evento iniziano subito le procedure, le probabilità di ripresa diminuiscono, ogni minuto, solo del 3/4%. Dalle statistiche si rileva che la percentuale di sopravvivenza dei soggetti colpiti da arresto cardiaco risulta essere solo del 3% se, nei primissimi minuti, non si interviene correttamente, mentre sale al 75% con l’immediata rianimazione e il tempestivo utilizzo dello strumento”.
Le manovre di rianimazione e l’utilizzo del defibrillatore sono alla portata di tutti, ovviamente previo corso di formazione, che, sia a Mandello che ad Abbadia, si è già svolto con grande partecipazione in entrambi i casi. “Per il Progetto Totem, ci stiamo avvicinando a quota 35 mila euro. Più soldi raccogliamo, più defibrillatori riusciremo a posizionare sul territorio”.
Per tutte le informazioni su come contibuire alla raccolta fondi, consultare il sito del Soccorso degli Alpini.
Giovanni Conca