MANDELLO DEL LARIO – Il 27 gennaio è il giorno della memoria, per ricordare il 27 gennaio 1945 quando furono aperti i cancelli di Auschiwitz e il mondo conobbe l’orrore compiuto.
Al cine-teatro De Andrè martedì 23 gennaio 2024 alle ore 21 con ingresso libero per sottolineare questa ricorrenza verrà rappresentato la spettacolo teatrale Perlasca il coraggio di dire no proposto dall’assessorato Cultura Istruzione di Mandello del Lario Doriana Pachera, adatto e consigliato anche ai ragazzi della scuola secondaria.
Giorgio Perlasca da ragazzo aveva aderito convintamente al fascismo. Ma dopo l’Etiopia e la guerra di Spagna il suo atteggiamento verso il regime si raffredda, fino a tramutarsi in convinto dissenso con le leggi razziali e l’alleanza Mussolini-Hitler. Un uomo semplice e normale che, nella Budapest del 1944, si mette al servizio dell’Ambasciata di Spagna. Affronta la morte ogni giorno, si trova faccia a faccia con Adolf Eichmann, si spaccia per Console spagnolo, solo e unicamente perché sceglie di salvare la vita a molte persone.
Alla fine saranno più di 5.200, e non solo ebrei.
Vive nell’ombra per più di 40 anni, non sentendo mai l’esigenza di raccontare la sua storia a nessuno. Nel 1988 viene rintracciato da una coppia di ebrei ungheresi che gli devono la vita. Quando i giornalisti gli chiesero le motivazioni delle sue azioni, lui rispose: Lei cosa avrebbe fatto al mio posto?
Giorgio Perlasca è un giusto tra le nazioni perché è un non ebreo che ha salvato gli ebrei negli anni dello sterminio nazista. Il suo nome si trova a Gerusalemme tra “I Giusti fra le Nazioni” e un albero a suo ricordo è piantato sulla collina dove si trova il Museo dello Yad Vashem.
Nel 1997 venne pubblicato il suo memoriale intitolato “L’impostore”.
Enrico Deaglio su di lui ha scritto il libro “La banalità del bene” da cui è stata tratta la fiction televisiva “Perlasca” interpretata da Luca Zingaretti.
E veniamo allo spettacolo, Perlasca il coraggio di dire no, scritto e diretto da Alessandro Albertin e da lui interpretato per la regia di Michela Ottolini.
È stato presentato per la prima volta nel 2017 e considerato il II miglior spettacolo, miglior attore e miglior drammaturgia e ha il patrocinio della Fondazione Giorgio Perlasca.
Si tratta di un appassionato monologo con il quale verranno portati in scena una decina di personaggi che hanno affiancato Perlasca nella sua straordinaria avventura negli anni 1944 – 45. Dopo neanche 5 minuti ci si scorda che un solo uomo a reggere tutto lo spettacolo.
Alessandro Albertin si è diplomato attore nel 1999 presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Ha lavorato, tra gli altri, con Gianrico Tedeschi, Gigi Proietti, Alessandro Gassmann e molti altri. E’ autore dei testi di Overlord Teatro.
Per conoscere meglio il personaggio di Giorgio Perlasca riporto questo link con il quale avrete modo di vedere una sua breve intervista: https://www.youtube.com/watch?v=mth0C0n85t8
Nella locandina, oltre al manifesto dello spettacolo è stato riportato anche un disegno e una poesia di bambini ebrei internati nel campo di concentramento di Terezin, il campo dell’infanzia – una delle più mostruose invenzioni del nazismo, un’incancellabile vergogna della storia.
Doriana Pachera
Assessore alla Cultura e Istruzione
Comune di Mandello
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