MANDELLO DEL LARIO – Tra pochi giorni verranno consegnate a tutte le strutture ricettive del Comune di Mandello del Lario le targhe identificative riportanti il nome della struttura e il Codice Identificativo Nazionale (CIN). Le nuove targhe, come definito dal Ministero del Turismo, dovranno essere esposte all’esterno degli edifici che ospitano le attività entro il 1 gennaio 2025 e riporteranno, oltre a come detto CIN e nome struttura, anche lo stemma del Comune di Mandello del Lario, il logo “Explore Mandello” e un QR code che permetterà di collegarsi al sito istituzionale turistico www.visitmandello.it.

“L’Amministrazione Comunale – spiega l’assessore al Turismo e Commercio Silvia Nessi – ha voluto così dare il proprio contribuito alle strutture ricettive che hanno ottemperato all’obbligo dell’ottenimento del CIN e che si sono dotate degli strumenti di sicurezza diventati obbligatori quali estintori e rilevatori di monossido di carbonio.

“Rileviamo che alla data del 10 dicembre 2024 in Italia si erano accreditate sul sito del Ministero del Turismo il 70% delle strutture totali (385.000 su 549.000), mentre nella stessa data il 98% delle strutture del territorio mandellese si era già adeguata (in paese sono presenti 160 tra strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere) – continua Nessi – Questo per noi è un risultato di grande soddisfazione frutto anche della stretta collaborazione tra l’Amministrazione e le strutture stesse che ogni giorno si impegnano per offrire ai propri ospiti un soggiorno gradevole, ma soprattutto professionale”.

“L’invito ai titolari di tutte le strutture che non si sono ancora adeguate alle nuove disposizioni richiedendo il codice è quello di farlo entro la fine dell’anno collegandosi alla piattaforma dedicata del Ministero del Turismo Richiedi CIN. La procedura è semplice e veloce e consente a tutti di essere in regola con la normativa vigente. L’Amministrazione ha altresì deciso di fornire gratuitamente le targhe identificative alle strutture che si sono già adeguate alle normative”, conclude Nessi.