LECCO – Nelle ultime settimane molti degli interventi del Soccorso Alpino hanno avuto un fattore comune ricorrente: il buio. “Dal Friuli-Venezia Giulia al Piemonte, dall’Abruzzo alla Sicilia siamo intervenuti per soccorrere persone o comitive che si sono trovate in difficoltà al sopraggiungere del buio” spiegano i tecnici del Cnsas. Per un’escursione in montagna, come spesso si dice (ma non sempre si fa), si parte presto. Si parte presto perché l’imprevisto può capitare, ma se capita a mezzogiorno è più facilmente risolvibile rispetto a quando capita dopo il tramonto con le temperature che scendono velocemente.
Qui quattro consigli veloci per non farsi cogliere impreparati:
- durante la pianificazione di un’escursione verifica sempre l’orario dell’alba e del tramonto e le temperature previste nel corso della giornata ma anche durante la notte;
- come dicevamo poco sopra – compatibilmente con le temperature, le condizioni del terreno e la tipologia di attività da svolgere – si parte presto per terminare l’escursione presto ed evitare che un piccolo imprevisto si trasformi in un grande problema;
- nello zaino porta sempre una torcia (non una torcetta portachiave) con delle pile di ricambio: potrà esserti utile per seguire il sentiero con il buio o per renderti visibile a chi ti sta cercando;
- anche se non prevedi un pernotto fuori, porta sempre un indumento più pesante “di emergenza” nel caso in cui ti trovassi per un qualsiasi motivo a trascorrere la notte fuori. Non occorre girare con un sacco a pelo nello zaino, ma avere un capo pesante e degli accessori (guanti, cappello) sufficientemente adatti alle temperature prossime/sotto al/lo zero.
Per info più specifiche è attivo il portale web ‘Sicuri in Montagna‘ con diverse pubblicazioni realizzate dal nostro Corpo in collaborazione con il CAI – Club Alpino Italiano: sicurinmontagna.it/documenti.