MILANO – Crisi climatica e ‘accanimento terapeutico’ le due forze contrastanti su territori e infrastrutture. Brutti progetti, le Olimpiadi incombenti ma anche buone pratiche e progettualità realmente sostenibili: il futuro dell’ambiente montano è superare la dipendenza dalla neve.
La crisi climatica sta avendo un forte impatto sulle destinazioni turistiche invernali a bassa e media quota. La durata del manto nevoso nell’anno si e accorciata e le temperature medie innalzate, con una prospettiva al 2050 di 3°C in piu , come se le montagne si fossero abbassate di cinquecento metri. È quanto emerge dalla pubblicazione del dossier Nevediversa 2024, che illustra le condizioni di impianti da sci dismessi o abbandonati e analizza gli ingenti costi ambientali ed economici per sostentare il comparto sciistico con innevamento artificiale anche in assenza di precipitazioni nevose.
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