BELLANO – Nuovo capitolo nella triste vicenda che ha visto Antonio Milia, brigadiere dei carabinieri di Asso, freddare con la propria pistola a fine ottobre di 3 anni fa il suo comandante, Doriano Furceri, già in servizio a Bellano.
Il brigadiere 59enne era stato assolto per totale vizio di mente nel luglio dello scorso anno, a causa dei suoi già noti problemi psichiatrici, ma nel processo di secondo grado, apertosi ieri davanti alla Corte d’Appello Militare di Roma, i giudici hanno richiesto un nuovo esame per verificare la capacità dell’uomo di intendere e volere durante quel tragico 27 ottobre. A sostenere che l’uomo fosse cosciente delle sue azioni la Procura Militare, che aveva chiesto la sua condanna.
Il processo ha subìto un rinvio a causa del giuramento dei nuovi periti e delle procedure necessarie per procedere con gli esami richiesti; a seguito di questi, ci sarà la possibilità di mettere la parola fine ad un caso che ha scioccato le comunità coinvolte.
RedCro
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