VARENNA – Il borgo di origine romana al centro del Lago di Como ospiterà sabato 12 e domenica 13 marzo la terza edizione di “PRIMAV…ARENNA! La Natura si risveglia sul Lago di Como”. Il paese, un manipolo di casette colorate abbarbicate ad un promontorio proteso verso il lago, è sovrastato dalla imponente mole del Castello di Vezio.
Paolo Giovio così ne parlava “non v’è nulla di più generoso dei suoi vigneti, né di più ricco e colmo di dolcezza dei suoi giardini di limoni e cedri. Sulla sua riva, alta e soleggiata, sempre verdeggiano boschetti odorosi, poiché il suo orientamento è così adatto a ricevere i raggi del sole ed è l’autunno ad esser lunghissimo, e dolce nel suo tepore, che fiacca la durezza dell’inverno, così da formare una
continuità con il tempo primaverile…” (La descrizione del Lario – 1537).
L’evento intende rallegrare l’arrivo della Primavera, raccogliendo nella centralissima Piazza San Giorgio – l’antico Foro Romano – alcuni tra i produttori più prestigiosi del settore florovivaistico nazionale, che esporranno e venderanno le loro produzioni più accattivanti. Accanto a loro, selezionati produttori a KM zero di eno-gastronomia ed artigiani con le loro opere di altissima e raffinata qualità.
Sabato 12 e domenica 13, dalle 10 al tramonto.
Fiore eletto a simbolo dell’edizione sarà la Bergenia, con tutti i suoi affascinanti ibridi. La Bergenia è pianta erbacea sempreverde proveniente dall’Asia centrale ed orientale, dalla Cina e dalla Siberia, dove è spontanea nei boschi rocciosi e nei prati umidi. Il nome del genere Bergenia, celebra la memoria del botanico tedesco Karl August Von Bergen (1704-1759). Appartenente alla famiglia delle Saxifragaceae è una erbacea perenne, rizomatosa, che conta 8 specie. Queste ultime vengono ormai coltivate solamente negli Orti Botanici mentre in commercio esistono decine e decine di ibridi stupendi, sia per il colore dei fiori, che spaziano dal bianco, al rosa, al rosso sino al carminio intenso. Non meno affascinante la forma e i colori delle foglie carnose che risentono con le loro sfumature, del rigore invernale quando assumono tonalità affascinanti. Per la loro forma, in Inghilterra colloquialmente le offrono un nomignolo curioso, ossia “Orecchio d’elefante”; non meno particolare, l’altro appellativo che gli deriva per il rumore che producono le foglie carnose, se accartocciate, ossia “Squittio di maialino”.
Sabato 12 marzo nel pomeriggio, un ospite d’onore ed un incontro per veri intenditori:
Paolo Pejrone presenzierà a Primav…arenna! Vi sarà poi una chiacchierata appunto tra Paolo Pejrone con altri amici, alla Stazione ferroviaria di Fiumelatte coi suoi giardini ri-nati a vita nuova, dopo che il Comune di Varenna nel 2015 ne ha rilevato la conduzione grazie ad un accordo con RFI. La struttura e le pertinenze, sono state sottoposte ad un primo significativo restyling che ha permesso di restituire – anche nella sua funzionalità quotidiana – questo piccolo gioiello architettonico di fine ‘800, alla cittadinanza e alle migliaia di turisti che ogni anno visitano Varenna, da tutto il mondo.
La due giorni vedrà inoltre presso lo Spazio Venini la mostra dedicata al “Celebre erbario di Pietro Andrea Mattioli” (1501-1578). Verranno esposte una serie di tavole, appartenenti alla celebre opera; pubblicata in prima edizione illustrata nel 1554 in latino e poi ristampata più volte in francese, tedesco ed italiano fino alla metà del ‘700, è uno dei più apprezzati erbari antichi. Riccamente illustrato con oltre mille stampe con fiori, piante, frutti e animali, opera di Giorgio Liberale di Udine e Wolfang Meyerpeck. Le tavole che verranno esposte sono tratte da una edizione pubblicata a Venezia nel 1604.
Ma non è tutto. Durante la due giorni, inoltre, si susseguiranno visite guidate a villa Cipressi e villa Monastero, con i loro giardini collegati creando così un percorso direttamente affacciato a lago, di svariati chilometri, tra agavi, yucche, agrumi, glicini e palme, magnolie ed altre centinaia di specie mediterranee. Per la prima volta aperto al pubblico poi, il giardino di palazzo Venini Bagatti Valsecchi, con i suoi balconi gradonati che risalgono la ripida costa del promontorio di Vezio, regalando così al loro culmine, un incredibile vista su Varenna ed il Centro Lario. “Un’altra antica villa è quella del nobile Don Antonio Venini posta nell’interno del paese con un giardino all’italiana…” (Vittorio Adami – Varenna e Monte di Varenna – Milano, 1927).
Visite guidate inoltre a due piccole delizie:
Il Cimitero degli Inglesi: “…a Varenna, sorge un piccolo cimitero chiamato ‘degli inglesi’. Là riposano, cullati dalla lenta sinfonia dei fiotti, quei figli d’Albione che, avendo trascorso liete stagioni nella nostra terra, non hanno più voluto distaccarsene…perché questo lago dall’armoniosa severità è come se fosse parte del loro mondo; ricorda contrade, scenari, paesi cari al loro cuore. E l’incanto maestoso dei laghi del Cumberland rivive nell’acque su cui scivolò la barca di Renzo e Lucia…” (Guido Gerosa – TUTTOVARENNA anno IV n°4 agosto 1971)
La Stazione Ferroviaria di Fiumelatte ed i suoi giardini: a pochi mesi dall’accordo con RFI, si potrà osservare il Lago di Como, dal magnifico balcone del parco della stazione, curiosando tra i tanti lavori che a cura del Comune di Varenna, stanno riqualificando la deliziosa fermata del treno coi suoi giardini. A Fiumelatte si potrà arrivare tramite un battellino che collegherà Varenna alla sua caratteristica frazione.
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