MONTENEGRO – Catturato in Montenegro (un mistero come ci sia arrivato e cosa ci facesse, in quel paese balcanico) Massimo Riella, il detenuto al Bassone di Como che, approfittando di un permesso per visitare la tomba della madre, era sfuggito alla scorta scappando nei boschi di Gravedona.
Il fatto risale a marzo di quest’anno, da allora il 48enne di Brenzio in fuga si era nascosto inizialmente nei boschi delle valli sul Lario, facendo perdere le proprie tracce. Fino a quando -ieri – come riferisce l’agenzia ANSA, è stato arrestato in Montenegro, dove la polizia del luogo lo ha identificato e fermato. A oltre mille chilometri di distanza da dove era riuscito a sfuggire a 4 uomini della Penitenziaria.
Ora per l’ormai ex latitante scatterà l’estradizione. Restano incomprensibili la lunghezza dei tempi della sua clamorosa fuga, le “coperture” inevitabili rispetto alla caccia all’uomo avvenuta nel comasco e infine perché un bracconiere, pregiudicato di piccolo cabotaggio, si sia rifugiato in un Paese così lontano riuscendo ad eludere i controlli in mezza Europa e oltre.
RedCro
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