BELLANO – Il Pd lecchese chiede a Regione Lombardia notizie sul futuro utilizzo del presidio ospedaliero di Bellano. Raffaele Straniero, consigliere regionale dem, ha depositato un’interrogazione con risposta scritta per sapere se “il presidio Umberto I, con l’entrata in servizio del personale sanitario a seguito delle nuove assunzioni, sarà utilizzato come ospedale per pazienti Covid a bassa intensità assistenziale nel pieno della sua offerta di posti letto. E se così non fosse, quando riprenderà a erogare le prestazioni riabilitative proprie della struttura”. Inoltre, chiede se “non sia ipotizzabile una sua riconversione in Presidio ospedaliero territoriale, offrendo così ai cittadini prestazioni sanitarie e sociosanitarie a media e bassa intensità, rafforzando l’assistenza territoriale e la medicina di prossimità”.
“La Lombardia si è trovata, dal 21 febbraio scorso, al centro di una pandemia mondiale per far fronte alla quale la Giunta ha ritenuto necessario mettere a disposizione del sistema regionale i posti letto delle cure extra ospedaliere (subacuti, postacuti, riabilitazione specialistica) da dedicare ai pazienti Covid, come stabilisce una delibera di Giunta – racconta Straniero nell’interrogazione –. Al presidio Umberto I di Bellano, struttura a prevalente vocazione riabilitativa, si sono resi disponibili i 44 posti letto per malati di Coronavirus a bassa intensità assistenziale dimessi dagli ospedali di Lecco e Merate. Ma ora i trasferimenti sono stati sospesi per l’assenza del personale sanitario e intanto che si procede al reclutamento, per il consigliere Pd forse sarebbe meglio ripensare il futuro del presidio”.
Al suo appello si aggiunge quello di Marinella Maldini, segretaria provinciale Pd: “Come Partito democratico lecchese condividiamo totalmente le considerazioni che pone il consigliere Straniero e ci aspettiamo, assieme a lui, un riscontro puntuale, da parte di Regione Lombardia, sul futuro del presidio ospedaliero di Bellano”.