LECCO – In base agli esiti analitici dei campionamenti effettuati nei giorni 8, 9, 11 e 15 luglio, ATS Brianza ha espresso i seguenti giudizi positivi ai fini della balneazione:
Per quanto riguarda invece le aree sotto elencate, gli esiti analitici dei campionamenti non sono risultati favorevoli:
Inoltre, considerata l’estrema variabilità del fenomeno della fioritura di cianobatteri (c.d. alghe) in relazione alle condizioni climatiche ed atmosferiche, si ribadisce che in presenza di acque torbide, schiume o mucillaggini, o con colorazioni anomale è sconsigliato immergersi.
È comunque buona norma, a tutela della salute, adottare i seguenti comportamenti: evitare di ingerire acqua durante il contatto con acque di balneazione; fare la doccia appena usciti dall’acqua provvedendo ad asciugare completamente tutto il corpo, con particolare riguardo alla testa; sostituire il costume dopo il bagno.
ATS sottolinea che “il contatto con acque contaminate da cianobatteri potrebbe provocare diversi effetti tra i quali: irritazione delle vie respiratorie e degli occhi (come riniti, asma, congiuntiviti, tosse) e/o disturbi gastrointestinali”.
Infine, così come già accaduto negli anni precedenti a seguito di segnalazioni di dermatiti in alcune persone che hanno avuto contatto con le acque, “è verosimile che tali inconvenienti siano determinati da riscontro occasionale di cercaria nelle acque interessate”.
Pur non costituendo le dermatiti in questione un serio pericolo per la salute, ATS ritiene opportuno segnalare il fatto al fine di informare la popolazione, e fornisce il link a cui reperire informazioni utili.