Tante virgolette (e chiedo scusa) per raccontare cosa succede.
Il mese rosa si avvicina anche quest’anno.
È il mese dedicato alla prevenzione dei tumori al seno.

Ma ha ancora senso parlare di prevenzione?

Penso di sì, ma forse dovremo cambiare il pubblico al quale parlare, perché le donne ne sanno più di certi medici.
Mi riferisco a un “collega” (ho scritto “collega” tra virgolette perché io non mi ritengo suo collega) che ha “visitato” (anche questa parola, obbligatoriamente tra virgolette!) una giovane donna in ansia, “stando seduto alla scrivania, senza spogliarla e senza toccarla” (invece questo testo virgolettato è quanto mi ha riferito la paziente) e concludendo questa eccentrica visita, o meglio non-visita, con la frase “torni quando avrà 40 anni”.

Il “collega” non è giovane, non è alle prime armi.

E aggiungo che non si è trattato di una visita privata ma di una visita pagata (certamente poco, ma pagata con i soldi pubblici!) dal Sistema Sanitario Nazionale.

Mi chiedo se una prestazione pagata (con i soldi pubblici o privati, poco interessa) ma non effettuata si configura nel reato di furto?

Bisognerebbe sentire un legale.
Ultima considerazione finale: probabilmente il “collega” non è un semplice medico, ma un supermedico dotato di superpoteri!

Dr Giorgio M. Baratelli

Chirurgo senologo

Direttore Unità di Senologia Ospedale di Gravedona (CO)
Membro Comitato Scientifico Accademia di Senologia “Umberto Veronesi”
Presidente LILT di Como