OLGINATE – La regola non scritta, che affina un derby a una partita dagli sviluppi imprevedibili, ha ancora una volta colpito nel segno. È successo nel derby di Serie B2 di volley femminile tra l’Olginate padrone di casa e il Mandello, seconda forza del torneo prima dell’incontro.
Ebbene, davanti a un palazzetto esaurito (almeno 350 i presenti), il team di coach Igor Sersale ha dato una vera lezione di gioco alle rivierasche, annichilite sotto i colpi di un Olginate in palla anche se non trascendentale. Complimenti a chi ha vinto anche se ribadiamo in tutta onestà, il Mandello visto in campo era solo la sorella gemella della squadra ammirata nel corso della stagione incappando nella classica serata storta.
Nel set d’apertura le ospiti avanzano 5-7, ma la reazione di Olginate è veemente (15-13). Da lì in avanti non c’è partita e il parziale termina con un 25-16, davvero esaustivo.
Nel secondo gioco regna l’equilibrio anche se la superiorità delle ragazze di Sersale appare evidente: superiori a muro, pure in difesa appaiono determinate-agevolate anche da errori dall’abc del volley commesse dalle rivali.
Cinque a uno, 9-3, 16-12 a cui segue la svolta sul 22-18, a verbale si notifica il 25-21 Olginate.
Il terzo parziale ricalca quello d’apertura. Olginate stacca sul 5-1, 11-5, 16-10 e 18-12; termina 25-18 in una gara in cui Mandello non ha mai dato la sensazione di provare a invertire la rotta, consegnandosi nelle mani di un Olginate sicuramente da elogiare, ma come asserito protagonista di un match tutt’altro che irresistibile senza nulla togliere alle vincitrici naturalmente.
Grazie al successo nel derby (il quarto consecutivo), l’Electro Adda Olginate sale al sesto posto in classifica a quota 35, alle spalle della capolista Trentino (48), quindi Brescia (45) e la Cartiera Mandello ferma a 44 quando mancano cinque partite al termine della prima fase del campionato. Nel prossimo turno il Mandello di coach Valsecchi ospita nello scontro al vertice Brescia, l’Olginate invece affronterà la lunga trasferta di Trento al cospetto dello Studios.
Alessandro Montanelli