VARENNA – Venerdì 24 settembre nella sala polifunzionale De Marchi, gremita di persone, la presentazione dei candidati e del programma della Lista Civica per Varenna.
Ha preso la parola il candidato sindaco Carlo Molteni, si è passati poi alla presentazione dei dieci candidati alla carica di consigliere comunale che hanno evidenziato le motivazioni che li hanno portati a questa scelta e infine al programma evidenziandone i punti principali.
Dove eravamo rimasti?
Gli ultimi cinque anni di amministrazione hanno dimostrato come sia più facile criticare che fare. Infatti, è sotto gli occhi di tutti che, coloro i quali si sono presentati alle passate elezioni al grido di “Varenna ai varennesi”, allo stato delle cose, oltre non aver fatto nulla per Varenna, hanno dimostrato che, per stare dall’”altra parte”, bisogna avere idee, progetti e soprattutto, capacità. Non bastano i proclami e le parole e le promesse. Alle parole e alle promesse devono seguire i fatti e qui, di fatti, non se ne sono visti.
Guardiamoci attorno. Nonostante la pandemia, che peraltro ha influito sull’attività amministrativa solo per gli ultimi mesi, se avessero dovuto concludere il mandato a tempo stabilito, non avrebbero nemmeno cambiato le bandiere in Comune. Anni di totale immobilismo sotto tutti i punti di vista; senza nemmeno curarsi delle aiuole, della piazza, sempre stracolma di auto, turisti sorpresi da cassonetti debordanti e loro, nemmeno in grado di gestire ciò che si erano trovato già fatto da altri. Ma proprio perché altri lo avevano fatto allora non interessa, non interessano i fiori, non interessa la pulizia, non interessa il turismo, non interessa la piazza senza auto, non interessa la statua, non interessa la rotonda, non interessa il parcheggio.”
Abbiamo preso questa decisione su sollecitazione di molti nostri concittadini ai quali, il concetto del cambiamento proposto dall’attuale amministrazione si è rivelato una vera delusione. Nessuna idea, nessuna comunicazione, scarsa o addirittura, nessuna competenza.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: marciapiedi iniziati senza una logica e mai finiti; cassonetti della spazzatura debordanti e sostituiti con cassonetti scarrabili che fanno schifo. Nessun concetto che per far funzionare le cose, serva un minimo di manutenzione; ad esempio i cassonetti interrati, fabbricati della stessa Ditta costruttrice, sono posizionati a Menaggio e a Lugano, tanto per citare le località più vicine a noi anche per caratteristiche geografiche ed attrazione turistica. Perché sono ancora in uso? Perché le amministrazioni ne hanno cura; fanno manutenzione. Per non parlare della Piazza S. Giorgio con panchine divelte ed aiuole incolte.
Il mandato di questa amministrazione invece, sin dall’inizio (vi ricordate la demolizione della statua?), è stato caratterizzato nel cercare di distruggere ciò che la precedente amministrazione aveva fatto. Salvo poi ricredersi ad esempio, sul parcheggio che prima non serviva a niente poi detto da loro, assolutamente indispensabile e così su molte altre cose. Così sta succedendo anche per la rotatoria in viale Polvani. Anni di soldi buttati, carte bollate, volgari insinuazioni becere e astiose, per poi dire: la rotonda si deve fare, è un’opera importante!
Hanno avuto cinque anni di tempo per realizzarla. Se avessero voluto, avrebbero potuto farla. La sostanza è che nemmeno nei prossimi anni la faranno, perché, i fatti lo dimostrano, non sono in grado di gestire un’opera del genere.
Il candidato sindaco Carlo Molteni