VARENNA – Serata entusiasmante quella dell’esibizione della Kharkiv Chamber Orchestra, a Varenna, con la straordinaria presenza della celebre violinista del Katzakistan Aiman Mussakhajayeva, che ha suonato un autentico Antonio Stradivari del 1732, incantando il numeroso pubblico presente, tra varennesi e turisti provenienti ad ogni parte del mondo. Tra gli spettatori anche il Prefetto di Lecco Sergio Pomponio (che ha rivolto al pubblico presente un saluto e un pensiero di riflessione), il sindaco di Colico Monica Gilardi, il sindaco di Lierna Silvano Stefanoni, il sindaco di Oliveto Lario Bruno Polti e l’assessore alla cultura di Mandello del Lario Doriana Pachera.
Dopo l’introduzione del direttore artistico del “Varenna Festival” Maurizio Moretta, il sindaco del borgo lariano Mauro Manzoni ha voluto rivolgere ai presenti un saluto, inquadrando la serata nel preciso momento storico che stiamo vivendo: “Questo concerto non è solo una esibizione di alto livello culturale e musicale, ma in questo momento storico assume un preciso messaggio di sostegno ed amicizia verso il popolo ucraino barbaramente aggredito e vilipeso nella sua integrità territoriale e nella sua libertà”.
“Ecco perché questa sera, dalla nostra Varenna sul Lario, faccio mio un appello accorato che Giorgio La Pira, indimenticato sindaco di Firenze, aveva trasmesso, tramite un telegramma, a Nikita Kruscev il 26 ottobre 1961, in un momento dove l’umanità era gravemente minacciata dalla possibilità concreta di un conflitto nucleare: il mio appello che è anche l’appello dell’intera popolazione [fiorentina] e vorrei dire l’appello dei popoli di tutte le città grandi e piccole della terra, è perciò un appello pieno di accorata sincerità, rivolto unicamente al bene vero ed alla pace vera di tutto il mondo. Vi prego vivissimamente e fraternamente di accoglierlo. Ve ne sarà grato il mondo intero. Ve ne saranno grate le mamme di tutti i continenti, che già tanto temono per le generazioni future. Ve ne sarà grata la terra medesima, che viene così pericolosamente violentata nella delicatezza tanto armoniosa e sottile delle sue strutture e dei suoi equilibri. Questa terra preziosa che Dio ha donato ai popoli, perché ne facessero, e possono ormai benissimo farlo, un giardino di progresso, di giustizia e di amore fraterno. Ci auguriamo – ha concluso il primo cittadino di Varenna – che sorgano tra i popoli governanti che perseguono realmente la pace senza infingimenti e piccoli calcoli, così da raccogliere il vero desiderio che alberga nel cuore di ciascun uomo e di ciascuna donna di vivere nella concordia per la prosperità materiale e spirituale delle future generazioni”.
Foto di Roberto Brembilla