MANDELLO DEL LARIO – “Ecco. Avevi la pelle dura ma questa volta te ne sei andato. Sei già mancato quest’anno nel pescare agoni (e con i pochi che ne abbiamo presi avresti imprecato mica male) e mancherai ancora…. mancherà la tua Ape per Olcio…mancherai con il tuo cappello da Alpino.. Arrivederci Uccio!”.

Così il primo cittadino di Mandello Riccardo Fasoli saluta e ricorda l’alpino Giuseppe ‘Uccio’ Poletti, già consigliere delle penne nere mandellesi, scomparso all’età di 73 anni.

Lascia la moglie Gianna, la figlia Chiara e i nipoti Daniel, Gloria e Alessia.

I funerali saranno lunedì prossimo, alle 15, nella chiesa del Sacro Cuore. Dalle 14 di oggi camera ardente alla Fondazione casa di riposo in via degli Alpini.

RedMand

 

Dal Gruppo Alpini di Mandello:

IL NOSTRO UCCIO È ANDATO AVANTI
Abbiamo purtroppo appreso una notizia che ci addolora profondamente.
Il nostro socio ed ex consigliere Giuseppe Poletti, per tutti noi Uccio o Pinuccio, è andato avanti.
Classe 1949, aveva 73 anni. È stato caporale in servizio presso il 7° Reggimento Alpini | Battaglione Pieve di Cadore. Era uno dei soci più attivi del nostro Gruppo e, proprio per questo motivo, la cosa ci rattrista ancora di più.
In questo ultimo mese ha vissuto sulla sua pelle un piccolo, lento ed estenuante calvario. Forse in maniera immeritata, visto tutto il bene che ha profuso in tutti questi anni di militanza attiva e generosa per il nostro Gruppo.
Di lui non potremo dimenticare tanti aspetti che lo rendevano unico: la sua generosità, la sua abnegazione, la sua presenza, la sua manodopera.
Quante volte avrà fatto il giro di Mandello con il suo inseparabile Apecar per trasportare materiale per conto del Gruppo in occasione delle nostre feste o degli eventi che abbiamo organizzato in tutti questi anni, solo lui lo saprà.
Quanto tempo e quante energie ha speso per la chiesetta e il bivacco di Prada, solo lui lo saprà.
Quanto tempo e quanta manodopera ha profuso per ripristinare il santuario di Santa Maria sopra Olcio, dopo il terribile incendio del 1997 (in pochi si ricordano come il vescovo di Como, giunto in paese e salito per inaugurare la chiesetta al termine dei lavori di recupero, lo abbracciò in segno di gratitudine), solo lui lo saprà.
Sempre presente, sempre attivo, sempre utile, sempre dinamico. Ogni tanto qualche vena polemica, ma sempre sottovoce e sempre solo per migliorare le cose, non per distruggerle. In generale poche parole e molti fatti. Sempre e per sempre, Uccio.