MANDELLO DEL LARIO – In queste settimane, sono moltissimi i gruppi, le associazioni e i partiti che si sono mossi per sostenere i profughi afghani in fuga dal nuovo territorio talebano. Proprio in quest’ottica, anche Casa Comune per Mandello Democratica ha voluto comunicare il suo sostegno, interrogando il primo cittadino Riccardo Fasoli riguardo alle misure che il Comune adotterà per accogliere i bisognosi.

Nei giorni in cui ci lasciava Gino Strada, fondatore di Emergency, l’Afghanistan ripiombava nel buio e crollava l’inganno di una globalizzazione senza principi e senza valori. La riconquista di Kabul da parte dei Talebani e le scene della nostra fuga e della fuga di tutti coloro che per vent’anni hanno occupato quel territorio, sono avvenimenti che segnano un’epoca. In pochi giorni è emersa l’ipocrisia di chi cautelando e proteggendo se stesso aveva pensato di voler ricostruire le istituzioni di un paese, senza essere attrezzato per un compito tanto ambizioso e senza avere un piano preciso di come farlo.

Tantissimi morti, soprattutto civili, e tantissimi soldi spesi, la maggior parte (845 miliardi di dollari) per spese militari e per pagare i contractors (mercenari). E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti! Un intero paese che cerca di scappare.

Per ogni aereo carico di persone che si salvano, ce ne sono altrettante che si affollano disperate e che rimarranno purtroppo intrappolate nell’inferno guidato dai Talebani; un pensiero angosciante va soprattutto alle donne e i bambini, nati in un paese che ha respirato una parvenza di libertà per poi ricadere in un regime dittatoriale.

Al momento, mentre le vicende sono in continua evoluzione, quello che Casa Comune può fare è stringersi attorno alla comunità Afghana e portare avanti i valori di accoglienza in cui da sempre
crediamo. Adesso è tempo di attuare e gestire il sistema di accoglienza diffusa e a livello locale ancora molto è possibile.

Il 26 agosto a Lecco si è tenuto un vertice in prefettura per condividere un piano territoriale di gestione dei cittadini Afghani in arrivo nel lecchese; enti locali, del terzo settore e privati in questi giorni stanno manifestando la disponibilità ad offrire il proprio contributo per ospitare i profughi e sappiamo che il prefetto ha inviato ai sindaci della provincia una circolare per stimolare l’attivazione di nuovi canali di accoglienza e integrazione. È infatti alle comunità come la nostra che spetta garantire un sicuro e strutturato inserimento dei rifugiati politici.

A tal proposito chiediamo al sindaco Riccardo Fasoli di esprimersi e di metterci a conoscenza del piano di gestione al quale auspichiamo abbia pensato per accogliere famiglie, bambini e donne che hanno bisogno del nostro aiuto.

Come gruppo diamo la nostra disponibilità a collaborare convinti che sia nostro dovere umano e civico sostenere popoli in difficoltà, come quello Afghano, verso il quale abbiamo un debito.