VAL PERSICO – È successo a Val Persico, frazione del Lario occidentale, patria indiscussa dell’omonimo risotto che in tempi di pandemia fa sentire la sua tragica mancanza.
L’ultraottantenne Don Luccio, che di recente si è sottoposto al vaccino AsTROTEneca, ha manifestato chiari ed evidenti sintomi di malessere che hanno allertato le autorità sanitarie locali.
A distanza di 48 ore dalla prima inoculazione, l’anziano parroco aveva già accusato insolite vertigini e alcuni fedelissimi lo avevano sentito pronunciare frasi confuse in diretta Zoom con la lega dei vescovi lombardi.
La situazione è tragicamente precipitata nel bel mezzo della messa per la domenica delle Palme, dopo circa 16 ore dall’inoculazione della seconda dose: l’ultraottantenne ha tenuto un’intera omelia omaggiando le lotte femministe e definendosi pubblicamente pro-aborto. L’outing ha scatenato la reazione dei fedeli presenti (un mix di indignazione e sconcerto), ma il parroco ha ignorato le proteste e ha continuato imperterrito il suo discorso, arrivando a definire gli anti-abortisti una “indecorosa massa di babbuini”.
La platea è esplosa inferocita interrompendo la funzione: l’insurrezione è terminata con il definitivo svenimento del parroco, che dopo aver gridato a tutta forza uno stralcio famoso del manifesto di Rosa Luxemburg è capitombolato a faccia in giù dall’ambone, sotto gli occhi della folla in rivolta che solo a quel punto si è accorta del “malessere”.
“Il Don non era in sé – racconta un chierichetto presente alla funzione – aveva la fronte rossa e sudata, stava sragionando. Se potesse parlare ora rassicurerebbe la comunità tutta sull’assurdità delle tesi sostenute nel corso di quella terribile omelia che tutti speriamo di dimenticare quanto prima. Se qualcuno si fosse sentito offeso o ferito nell’intimo dalle sue parole, ne siamo profondamente dispiaciuti”.
Dopo l’incidente, infatti, Don Luccio è stato ricoverato e al momento si trova in prognosi riservata – mentre anche le associazioni animaliste hanno reagito con durezza alle parole del parroco, chiedendo un risarcimento per aver paragonato gli anti-abortisti ai babbuini: “un affronto di violenza inconcepibile verso un primate che, bisogna ricordarlo, è anche a rischio di estinzione” la dichiarazione del sottosegretario nazionale della ONG che da anni si batte per i diritti dei babbuini in Europa.
Una reazione al vaccino AsTROTEneca, che non è nuova alla cronaca: qualche settimana fa, l’ex sindaco di una ignota località calabra aveva proposto la distribuzione gratuita di tampax e assorbenti a tutte le donne residenti nel comune, scatenando una pioggia di polemiche interrotte soltanto dalla notizia che l’ex sindaco aveva ricevuto la prima dose di vaccino solo qualche ora prima, e che quindi con ogni probabilità le sue improvvise posizioni femministe erano dovute ad una qualche ignota controindicazione correlata.
“Di questo passo, qualcuno potrebbe persino arrivare a sostenere che le donne e gli uomini devono avere uguali stipendi – ha dichiarato l’assessore Gianluigi Scombero, commentando l’accaduto – bisogna intervenire immediatamente ritirando il lotto incriminato e facendo le opportune verifiche sanitarie”.
I fatti sono stati denunciati all’Istituto Superiore di Sanità che per il momento non ha notificato una diretta correlazione tra il vaccino AsTROTEneca e la difesa dei diritti della donne, ma un team di ricercatori è già al lavoro per ulteriori approfondimenti.
Alice Lavarelli
ATTENZIONE! Questo articolo è stato pubblicato il 1. aprile 2021. Riporta quindi contenuti scherzosi, in quanto pesce d’aprile (april fool) della redazione.