PERLEDO – Il riconoscimento della ‘Croce Leonina’ è stato attribuito dai Frati Francescani della Custodia di Terra Santa al perledese Renato Ongania (in copertina).

“Mi sono recato a Gerusalemme nel gennaio del 2019 – racconta il protagonista dell’onorificenza – oltre a ripercorrere le stazioni della Via Crucis e visitare i maggiori luoghi della cristianità, tra cui ovviamente il Santo Sepolcro, ho avuto la fortuna di avviare un dialogo con amici di fede ebraica, musulmana e anche alcuni scientologist che vivono nello stato d’Israele, ragione per la quale mi sono recato in Terra Santa”.

“Il pellegrinaggio è nato da un progetto di cooperazione Italia – Israele avviato a Napoli qualche anno prima, presso la sede della Fondazione Mediterraneo. L’idea dell’incontro ruotava attorno ad un tavolo di dialogo interculturale denominato ‘Poeti per la Pace’, incentrato sulla poesia come strumento di dialogo; il confronto che si è aperto ha visto come protagonisti una delegazione italiana e una delegazione di Israele. Il viaggio mi ha permesso di approfondire anche da un punto di vista religioso le criticità della concordia sociale e ricercare, ascoltando i loro drammi e le loro preoccupazioni, delle piste per comprendere meglio le diversità in quella parte del mondo”.

Esperti di relazioni internazionali sostengono che il Covid abbia esasperato le fratture interne a Israele e minato la fiducia dei rapporti di pace, rendendo ancora più difficile il compito di ricercare l’armonia e la convivenza pacifica.

“I frati che ho conosciuto nel convento di Gerusalemme mettono al centro la loro umiltà e il messaggio evangelico per il mantenimento e la costruzione della pace e per me sarà un onore vestire la Croce Leonina”.

Fu Papa Leone XIII con decreto del 2 maggio 1901 ad istituire una decorazione religiosa che benediceva e incoraggiava i pellegrini che si recavano in Terra Santa. Oltre ad essere un segno, la decorazione è un gesto del Custode della Terra Santa, Guardiano del Santo Monte Sion e del Santissimo Sepolcro e Ministro Provinciale dei Frati Minori che vivono in tutto il Medio Oriente – che ringrazia coloro che si impegnano per la Terra Santa.

La Provincia di Terra Santa dei frati francescani fu istituita addirittura nel 1217; successivamente nel 1333 grazie ai Reali di Napoli i frati ottennero il possesso legale – in nome e per conto della cristianità – dei Luoghi Sacri della Galilea, della Giudea, della Siria e della Giordania tra questi, solo per citare i più importanti: la Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, la Basilica della Natività a Betlemme e quella dell’Annunciazione a Nazareth.

Renato Ongania

Ancora oggi i frati francescani gestiscono in Terra Santa parrocchie e scuole distribuite tra Israele, Palestina, Giordania, Cipro, Libano e Siria.

Queste scuole sono frequentate da circa 10.000 studenti dei quali la maggior parte non sono cattolici e neppure cristiani. Gestiscono anche 4 case per malati e orfani e 6 case per accogliere i pellegrini, 2 case di riposo, 630 immobili che accolgono famiglie in stato di necessità oltre ad una serie di altre piccole realtà di assistenza sociale e ambulatoriale.

Numerose sono anche le borse di studio garantite a giovani che desiderano affrontare gli studi universitari.

RedCult