ESINO LARIO – Si stenta a credere, nel piccolo paese montano di Esino, a quanto accaduto: l’omicidio, barbaro, le circostanze, le possibili cause. Insistente in zona la voce, infatti, di dissidi “di condominio” all’origine del massacro del povero Pierluigi Beghetto, l’assessore 53enne che sarebbe stato letteralmente massacrato per questioni che definire futili è perfino limitativo.
Luciano Biffi, l’uomo che avrebbe ammesso di avere assassinato il vicino di casa (abitavano nello stesso edificio) avrebbe agito per un contrasto a proposito di un sacco di pellet. E prima, apprendono i nostri inviati a Esino, le incomprensioni avrebbero riguardato delle tubature dell’acqua.
Nulla che possa giustificare quanto successo, un omicidio truce a colpi di bastone e coltello che ha lasciato sulla strada il padre di due figli. Indagano i Carabinieri, che hanno ricevuto la telefonata del killer e stanno presidiando la zona del delitto e hanno successivamente fermato Biffi. Sul posto il magistrato di turno Giulia Angeleri.
Il sindaco di Esino, Pensa, ha diramato in mattinata questo comunicato, affisso nelle vie del paese: