ESINO LARIO – Tra gli eventi culturali di questo periodo non può sfuggire il viaggio di Susanna Acquistapace che da Colòn, città dell’Argentina situata sulla costa ovest del fiume Uruguay, dove è nata e abita, ha voluto ricostruire le origini della propria famiglia e visitare Esino Superiore, il luogo natio del bisnonno Protasio Acquistapace (1849-1923), figlio di Vittore (1815-1897) e di Innocenta Barindelli.
L’evento e la ricostruzione di questa storia famigliare, nelle complesse e affascinanti vicende degli Acquistapace che originano dalla Val Gerola, è strato organizzato da Valerio Ricciardelli, storico locale e genealogista.
Susanna, assieme a Carlos, altro cugino di terzo grado, anch’esso discendente da Protasio e residente anch’esso in Argentina, a Mendoza, sono da tempo in contatto con lo storico locale, che in occasione della recente visita di Susana con il marito Mario Bazzuri, li ha accompagnati a consultare nella parrocchia di S.Vittore di Esino gli antichi registri canonici, dove sono annotati gli atti di battesimo, matrimonio e morte dei propri avi, e i numerosi documenti dell’archivio Quaderni di Storia Esinese.
Ma non solo, Susanna, grazie alle ricerche di Ricciardelli nelle carte catastali del passato, ha potuto visitare l’antico fabbricato all’incrocio tra l’ex Contrada del Ponte e l’ex Contrada della Chiesura dove nacque il bisnonno nel 1849 e dove abitavano i trisnonni Vittore e Innocenta.
Quella casa, in prossimità dell’ex albergo Mirafiori, è la vecchia abitazione del Vitor Carletta, che la ereditò dal padre Giacomo Carlo, fratello minore di Protasio, che però non emigrò e rimase a Esino.
Protasio infatti, primogenito di Vittore e Innocenta Barindelli, come tanti giovani di quell’epoca, dopo aver sposato Maria Luisa Lanfranconi di Abbadia, migrò dapprima in Uruguay, nel 1875, nella piccola città appena sorta di Fray Bentos, dove da poco era appena stato aperto un impianto industriale dalla Liebig, specializzato nella produzione di estratto di carne e carne in scatola. Successivamente con i figli e i nipoti si spostò in Argentina, inizialmente nella piccola cittadina di Liebig al confine con l’Uruguay per poi trasferirsi a Mendoza nel 1915, per sfuggire alla pandemia spagnola che aveva fatto molte vittime soprattutto tra i bambini.
Il figlio maggiore di Protasio, Victor Calep (1877-1968), sposò una donna irlandese di cognome Kennedy e lavorò nella piccola cittadina di Liebig, nell’omonimo stabilimento come capo della produzione, così come fece il figlio, Augusto Calep, che dopo aver terminato gli studi superiori a Buenos Aires, assunse anch’esso un ruolo manageriale nello stabilimento dove aveva operato il padre.
Dai racconti di Susanna, i discendenti del bisnonno ebbero fortuna nella loro nuova patria: tutti frequentarono le scuole superiori e assunsero importanti incarichi di responsabilità nel settore della conservazione della carne surgelata, ormai diventato monopolio mondiale dell’azienda Liebig e delle sue consociate. Il nonno di Susanna, già nel 1920, disponeva di una automobile di buona cilindrata.
I parenti maschi più prossimi di Susanna, ancora presenti a Esino, sono i nipoti e pronipoti del Vitor Carleta: Iginio, Gian Vittore e Andrea, appartenenti al ramo degli Acquistapace chiamato Vitorel.
La ricostruzione della genealogia degli Acquistapace di Esino Superiore è stata fatta da tempo in modo completo dallo storico Ricciardelli, per tutti i rami ancora presenti o di cui si ha ancora memoria: i Promana, gli Ogin, gli Scaia, i Borniga, i Carolet, i Malizia, i Sinelai, i Ceconat. E tutto ciò, a partire dal primo Acquistapace, di nome anch’esso Protasio (1706-1789) che giunse a Esino Superiore e sposò nel 1730 Catterina Carganica. Di costui, nell’archivio Quaderni di Storia Esinese è presente anche il testamento, di cui una copia è stata donata a Susanna.
Ma per Susanna, per gli oriundi esinesi dell’Uruguay e dell’Argentina, e per tutti gli Acquistapace di Esino e della Valsassina, non sono finite le sorprese. Ricciardelli ci ricorda, infatti, che c’è molto di più da scoprire, leggendo la bellissima e interessante ricerca genealogica scritta nel 2020 da Giovanni Acquistapace, edita da Albatros.
Con il prezioso lavoro appena citato, Ricciardelli ci conferma che ormai è stato acquisito in forma documentale certa il collegamento tra gli Acquistapace della Valsassina, da cui originano il ramo di Esino, quello di Valbrona e di Lodi Vecchio e quelli di Gerola, risalendo fino al XIV secolo, per quasi venti generazioni. Ma non solo, anche altri discendenti Acquistapace di Esino, del ramo Carolet, oggi residenti in Uruguay, sono anch’essi alla ricerca delle loro origini.
Ed è sempre lo storico Ricciardelli che ci fa osservare che “la dimensione della ricerca delle proprie origini, soprattutto da parte degli oriundi delle nostre terre, non può essere solo circoscritta alla ricostruzione della genealogia del proprio ramo famigliare, ma apre delle prospettive estremamente interessanti nella riscoperta e ricostruzione della “memoria storica” delle comunità del passato. Lo studio della storia locale non può più rimanere circoscritto al solo racconto delle tradizioni e del folclore ma deve assumere la dignità di una disciplina da inserire a pieno titolo negli ordinamenti scolastici delle nostre istituzioni”.
Solo così la “memoria storica” potrà diventare un solido collegamento tra il passato e il futuro delle nostre comunità, per superare l’astoricità che ha afflitto da tempo le giovani generazioni.