PERLEDO – Qualcuno nei giorni scorsi ha lasciato due borse contenenti abiti ripiegati con cura e scarpe, apparentemente in buone condizioni, davanti a una nicchia della Madonna in via alla Cava.
Sui social gli abitanti del posto si sono interrogati sulla “assurdità” del gesto, perché proprio lì? Perché non portare gli abiti in parrocchia, per esempio, o in un posto dove li avrebbero destinati ai bisognosi? Non potevano buttarli in discarica? Dai commenti prevale la non comprensione del gesto.
Nei mesi scorsi qualche buontempone con una certa irriverenza aveva lasciato delle bottiglie di alcolici (bottiglie sigillate) in un’altra nicchia presente nella frazione di Gittana… Viene da chiedersi come mai a Perledo siano state prese di mira le edicole votive; forse perché si è avviato un censimento per valorizzarle? Le ipotesi ovviamente si sprecano.
A fare il punto e interpretare in maniera originale i fatti ci pensa Renato Ongania, promotore del censimento: “È bastato che un volontario (N. R.) sistemasse l’edicola votiva posta sulla strada che porta alla Cava alta, ripulendola con grande cura dalle sterpaglie, che si manifestasse un primo germoglio di solidarietà in seno alla comunità. Un segnale importantissimo.”
“Perledo, essendo un piccolo Comune, non ha un centro Caritas ambrosiano, non l’ha mai avuto e probabilmente continuerà a non averlo; ma ciò non vuol dire che non vi sia il bisogno profondo e intimo di essere solidali con il prossimo. Il gesto è un segnale per la comunità. Aver sistemato la nicchia, averla restituita alla sua funzione primaria di pia devozione ha determinato, forse in maniera del tutto spontanea e apparentemente incoerente, un gesto di devozione al vicino che non ha soldi per comprarsi scarpe o abiti. Di fronte a tale gesto di carità vi è giustamente per i nostri tempi quell’incredulità popolare che è effetto della cultura del sospetto, che raggiunge addirittura punte di indignazione“.
“L’aver sistemato l’edicola votiva – conclude Ongania -, averci messo una madonnina, ha permesso il manifestarsi della Solidarietà. Così umana da farla sembrare quasi uno scherzo di cattivo gusto, paradosso di una società liquida (cit. Zygmunt Bauman), ma per fortuna non ancora liquefatta”.
RedPer