MANDELLO DEL LARIO – É di ieri la notizia che, in moltissime case di Mandello, è stata recapitata via posta una lettera anonima che accusa l’assessore all’Urbanistica uscente, nonché candidato sindaco di Casa Comune per Mandello Democratica Grazia Scurria, di aver favorito gli interessi di uno dei suoi fratelli. Oltre ad aver denunciato l’episodio all’Autorità, Scurria dichiara: “La calunnia si accompagna sempre alla viltà. E anche questa volta camminano a braccetto, viaggiano per posta, con tanto di francobollo e stanno arrivando in tutte le case di Mandello, addirittura nelle sedi associative. Il vile calunniatore deve avere quindi un discreto patrimonio, se ha denaro da spendere per questa distribuzione a tappeto. Se le sue accuse avessero un fondamento, sarebbe bastata una semplice denuncia ai Carabinieri. Ma evidentemente il soggetto è caratterizzato da una profondissima perfidia, oltre che da un ego smisurato. Niente mezze misure, solo operazioni in grande stile! Sa bene, il vile, che uno dei valori a cui tengo di più è l’onestà ed è proprio lì che ha mirato. Grazie a qualche informatore compiacente che gli ha procurato le notizie, magari abusando dei propri diritti ma senza capire che cosa stava leggendo, ha pensato di fare il colpaccio. Finalmente l’assessore all’Urbanistica che ha avuto il coraggio di dire anche qualche no, di decidere dove, come e quanto si poteva costruire, può essere messa alla berlina! Facciamo vedere ai mandellesi di che pasta è fatta!

Purtroppo ha sbagliato mira, perché né mio fratello, né nessuno dei miei familiari o dei miei amici ha mai avuto un trattamento di favore in questi dieci anni. Semmai è stato penalizzato da questa mia incomprensibile mania di “eccesso di onestà”! Tanto per la cronaca, la delibera che mi si accusa di “avere falsificato” (vedi albo pretorio) è quella in cui il Comune incaricava il legale di costituirsi proprio contro mio fratello! E il suo agriturismo si trova fuori dall’area oggetto della causa del Comune! Il vile calunniatore e i suoi degni compagni di merende che in passato hanno curato abbondantemente i propri interessi, loro sì non riescono proprio a comprendere che ci possa essere qualcuno che decide di mettersi al servizio della propria comunità in modo disinteressato, è un concetto incomprensibile per chi la pensa come loro. ‘La gatta mal fidenta, quel che la fa la pensa’, recita un antico proverbio dialettale che gli si addice perfettamente.

Per questo non capiscono di che pasta sono fatta, siamo poli opposti. Mi conforta e mi rinfranca, nella tristezza del pensiero che il potere economico tenti con questi mezzucci di quart’ordine di annientare le persone perbene, il sostegno dei miei candidati , dei miei amici che hanno amministrato con me, del gruppo di Casa Comune e di tutti i mandellesi che mi conoscono e che, prima di me, hanno conosciuto la rettitudine dei miei genitori e della mia famiglia. Le persone oneste si riconoscono tra loro e non danno credito alle calunnie. Soprattutto a quelle anonime e vigliacche come questa”

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