ABBADIA LARIANA – Si suol dire che i primi cittadini dovrebbero essere “super partes” (al di sopra delle parti) ma anche “di tutti” ovvero rappresentare un po’ il complesso delle anime del loro paese: sociali, politiche, associative. Insomma, devono incarnare lo spirito locale nel senso più ampio, al di là delle colorazioni di partito o di bandiera.

      Azzoni “in quota”

Straordinario in questo ambito il potenziale del possibile anzi quasi certo candidato sindaco di Abbadia a fine maggio. Perché il giovane Roberto Azzoni – di lui stiamo parlando – è ben visto in linea generale ma oltretutto ha una storia politico/amministrativa originale e molto inclusiva. Piace al centrosinistra ma è parte della lista di minoranza di centrodestra, per dirla in breve. Raccoglie simpatie negli ambienti di parrocchia e oratorio ed è anche “il meteo” del posto; lo conoscono tutti e pressochè tutti lo stimano, è laureato e impegnato su mille fronti (uno su tutti: quello dell’ecologia e in particolare dei ghiacci).

Eccetera eccetera.

Il municipio di Abbadia

E allora, i bookmakers delle elezioni stanno smettendo di quotarlo, in vista della serata di lunedì in sala civica quando, “coram populo” la sua candidatura potrebbe unificare l’intero paese proprio nel nome di Azzoni. Cominciando dalle due liste che appunto la sera del 4 febbraio si incontreranno per decidere che fare in vista del fatidico 26 maggio.

In tempi di vacche magre, magrissime anzi, per i piccoli Comuni – del Lecchese ma non solo – conta certamente avere un sindaco capace e pure “popolare” nel senso della condivisione e del sostegno che il paese può dare al proprio rappresentante – e viceversa. E se come pare proprio il giovanissimo Roberto godrà del supporto dell’area PD accanto a quello del gruppo Micheli-Piazza, allora davvero questa località dalle mille problematiche aperte potrebbe ritrovarsi felicemente tutta unita, nel segno di un primo cittadino “che piace”.

Ai posterì (lunedì ore 21) la sentenza e la candidatura. Forse, tutt’altro che ardue.

LN