MANDELLO/ABBADIA – Sindaco nuovo ad Abbadia, giunge l’ora di confrontarsi “tra vicini” che già hanno molto in comune – almeno a livello di servizi. Un paese e una città, Abbadia e Mandello, che dialogano su molte cose e che politicamente si avvicinano, dopo le elezioni di fine maggio. Due amministrazioni “civiche”, con sindaci di “quasi centro destra” ma maggioranze composite. E una necessità condivisa: quella di lavorare insieme per il bene dei loro cittadini.
In corso in questi giorni un confronto allargato su tematiche diverse, partendo da quelle più ravvicinate come i Piani dei Resinelli (notoriamente suddivisa con Lecco e Ballabio), per la quale i due Comuni della Riviera rivendicano un maggiore slancio se non un autentico cambio di passo che vada al di là della mera gestione ordinaria; ma sullo sfondo c’è naturalmente anche il tema più ampio della ‘bizzarra’ Comunità Montana Valle San Martino-Lario Orientale, nella quale realtà come Mandello e Abbadia (che hanno la Grignetta nel loro territorio) convivono con paesi la cui connotazione “montana” fa quantomeno sorridere.
Tema interessante, questo della CMLO, anche alla luce dell’imminente rinnovo dei vertici (i giochi si fanno tra agosto e settembre). Un soggetto che ha sempre vissuto su una sorta di “autosufficienza” del PD ma che ora inevitabilmente dovrà tenere conto dell’evolversi della situazione amministrativa e politica del territorio di competenza.
A partire proprio dal caso-Abbadia, un tempo “feudo” democratico e ora nella curiosa e nuova condizione di essere guidata da un sindaco espressione del centro destra a capo di una maggioranza con ampi elementi di centro sinistra.
La famosa politica “liquida” del giorno d’oggi è dunque argomento di interessa anche a livello di (questa) Comunità Montana, nella quale comuqnue – al di là di logiche partitiche – si dovrà tenere conto sempre più di questioni territoriali.
Ed ecco che il dialogo in corso su questa sponda del Lario diventa ancor più rilevante.
RedPol