COLICO – Il gioiello incastonato fra il lago e le montagne dell’alto Lario ha centrato un risultato straordinario al termine della decima edizione de “I Luoghi del Cuore” del Fondo Ambiente Italiano.

L’esito per l’antico mulino recuperato a Villatico, nel Comune di Colico, è una conferma degli sforzi fatti fino a qui per il suo restauro, ma anche un nuovo passo avanti verso i prossimi traguardi: i 2.385 voti ricevuti dal molino Maufet gli conferiscono il riconoscimento di “Luogo del Cuore Fai” e danno ai promotori del progetto l’opportunità di candidarlo ad un bando, in via di pubblicazione, che permetterà di procedere con ulteriori interventi di valorizzazione e restauro.

Il bellissimo piazzamento nella classifica generale ma anche su scala locale, la dice lunga sul fascino che questo luogo esercita: il molito giunto al 3° posto nella categoria Mulini, al 2° posto in Provincia di Lecco, al 27° in Lombardia e al 188° in classifica generale su 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italia.

Un riconoscimento frutto anche dell’impegno di tutte le scuole di ogni ordine e grado del colichese: cuori pulsanti di questo censimento, bambini e ragazzi hanno vestito il ruolo di veri e propri “ambasciatori del territorio” innescando con questa iniziativa e in modo orchestrato una serie di collaborazioni di grande potenziale e valore. Interpretare il bene culturale non disgiunto dalla sua fruizione è stato imperativo e continua ad esserlo ed è importante che una posizione attiva e vivace sia rappresentata dalle nuove generazioni attraverso i luoghi della loro crescita personale e della loro formazione.

Ad emergere in questo censimento non sono stati solo i luoghi più votati con le loro storie e le loro necessità di cura, restauro e attenzione, ma anche l’intero patrimonio culturale ed ambientale nascosto, lo stesso di cui Colico, nella storica frazione di Villatico con i suoi cinque mulini, da qualche anno è vivace artefice e portavoce (Maufet, Seregni, Secrista, Murgana e Latteria di Villatico). Attraverso l’antico molino Maufet e la sua partecipazione al censimento, si è acceso finalmente un riflettore su un’identità collettiva da riscoprire e non dimenticare restituendo giusta misura alla memoria, ai legami sociali, alle esperienze di vita e alle speranze future.

Il molino Maufet è stato oggetto di un complesso intervento di restauro iniziato quattro anni fa e in buona parte ormai completato ad opera della famiglia proprietaria attraverso l’Associazione Mill Hub Molino Maufet, “braccio esecutivo” oltre che vero e proprio incubatore d’esperienze d’ampio spettro volte a poter costituire un esempio di ruolo dinamico esportabile in altre realtà. Si tratta dunque di proteggere ricordi, tradizioni e valori, ma anche di guardare a nuove strade: visitandolo e sui suoi canali web è possibile coglierne il fermento che lo avvolge.

C.C.