COLICO – Una serata molto significativa lo scorso giovedì all’auditorium “Michele Ghisla” di Colico, alla presenza del sacerdote di origine siciliana don Fortunato Di Noto (presidente dell’associazione “Meter”), del co-fondatore dell’associazione Gualtiero Raimondi e del sindaco di Colico, Monica Gilardi. Temi centrali dell’evento, rivolto ai genitori, agli insegnanti e agli educatori, i problemi della pedofilia e delle organizzazioni pedo-criminali, soprattutto sul web. Eloquente il titolo: “Per fare un bambino ci vuole un villaggio – L’umano alla prova oltre le ferite dell’esistenza”.
Don Fortunato ha spiegato: “La cultura e l’atteggiamento del pedofilo lanciano messaggi ambigui inerenti l’abuso, cercando di convincere le persone sulla normalità di un’attrazione nei confronti dei bambini. Inoltre, in maniera subdola e persuasiva, manipolano le menti dei bambini e degli adulti al fine di modificare l’immaginario del bambino”.
Il presidente Raimondi ha evidenziato ancora una volta la pericolosità di queste situazioni, spiegando l’obiettivo dell’associazione “Meter”: “La collaborazione tra scuola e genitori in senso costruttivo e non conflittuale, l’indicazione di usare il bene, il bello e il vero, sono una sfida raccolta e messa in atto da un piccolo gruppo di persone, nato lo scorso anno”.
La seconda parte dell’evento, già annunciata nelle locandine della prima serata, si terrà entro aprile.
L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Colico, dall’Istituto Comprensivo “Galileo Galilei”, dalla Comunità Parrocchiale e da altre associazioni.
Nell’ambito della tutela dei minori e nella lotta alla pedofilia e pedopornografia in rete, “Meter” rappresenta un significativo punto di riferimento in Italia ed è riconosciuta nel mondo (dalla Cina al Giappone, dagli USA all’Europa) come una delle massime autorità nella prevenzione del disagio infantile e nella progettazione di interventi mirati ad un aiuto concreto alle vittime degli abusi sessuali. Sul fronte della lotta alla pedocriminalità, l’associazione collabora attivamente con organi istituzionali, Polizia Postale italiana, Polizia polacca e varie Procure italiane. Inoltre è stata membro del tavolo tecnico dell’Osservatorio Nazionale contro la pedofilia e pedopornografia online della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento delle Pari Opportunità.