COLICO – Soldi contraffatti tra l’Alto lago e la Valtellina. Ed è stato essenziale l’avvertimento di due commercianti, uno di Morbegno e l’altro di Colico, che hanno permesso in poche ore di individuare e arrestare due cittadini marocchini pregiudicati che avevano già speso due banconote false da 100 euro ciascuna, come scritto dal quotidiano Il Giorno.
Sabato 6 agosto, nel pomeriggio è stata rintracciata la Fiat Stilo sulla quale viaggiavano i truffatori, fermata da una pattuglia di Ponte in Valtellina, attraverso un posto di blocco predisposto sulla statale 38 dello Stelvio. Le banconote false sono state immediatamente consegnate dai due negozianti, che hanno sporto denuncia.
Due banconote utilizzate l’una in un negozio di abbigliamento sportivo a Morbegno, con la quale è stato acquistato un capo del valore di 15 euro, pagato appunto con una banconota da 100 euro, poi risultata contraffatta. Con lo stesso modus operandi, la truffa si è verificata anche in un negozio di abbigliamento di Colico. In entrambi i casi i negozianti hanno allertato i carabinieri, fornendo una descrizione dettagliata dei due soggetti autori del reato e dell’auto a bordo della quale si sono poi velocemente dileguati.
I due uomini, E.B.N., classe 1988 e A.K., classe 1984, entrambi cittadini marocchini, disoccupati, già noti alle Forze dell’ordine, regolarmente residenti rispettivamente nelle province di Alessandria e Vercelli, sono risultati in possesso dei due capi di abbigliamento acquistati con le banconote false, di 170 euro, questa volta autentici, provento del reato in quanto resto incassato con la spendita del denaro contraffatto, e di circa 3 grammi di hashish, il tutto sequestrato unitamente all’auto, quale mezzo utilizzato per la commissione del reato.
I due stranieri, quindi, sono stati arrestati in flagranza di reato con le accuse di spendita di denaro contraffatto e truffa e verranno anche segnalati alla prefettura quali assuntori di sostanza stupefacente al termine delle formalità di rito e sono stati poi accompagnati al carcere di Sondrio.