BELLANO – Alla vigilia della celebrazione del 25 aprile, giornata nazionale della liberazione dal nazi-fascismo, il territorio di Bellano è stato segnato da un vile attacco a uno dei tanti cippi che, sparsi tra lago e valli, ricordano il sacrificio di coloro che morirono per la nostra Liberazione. Il monumento ai caduti di San Grato, località di Vendrogno, è stato vergognosamente imbrattato con della vernice a smalto.

“Non si tratta soltanto di avere palesemente disatteso i divieti sulla mobilità che, da ormai due mesi, ci costringono, giustamente, a casa obbligandoci a rinunciare anche alle passeggiate sui nostri monti – commenta il segretario di circolo Pd Andrea Nogara – ma soprattutto avere offeso la memoria dei nostri nonni e padri che, nella Muggiasca particolarmente, combatterono il regime fascista e gli invasori nazisti restituendoci la tanto agognata libertà”.

“Tutti ricordano, nei nostri paesi, i racconti dei nostri avi su quel giorno, sulla discesa dei Partigiani da quelle montagne che per tanti mesi erano state la loro casa, il loro rifugio e, purtroppo per tanti, la loro tomba. I festeggiamenti per l’indipendenza ritrovata e i lavori di ricostruzione di un tessuto economico, sociale e materiale devastato da anni di conflitto. Ecco quindi spiegato cosa ha sfregiato chi ha pavidamente commesso il fatto, non solo una storica stele, luogo annualmente delle celebrazioni di ricordo, ma soprattutto il ricordo dei tanti combattenti di quelle zone e dell’Italia intera”.

“Ringraziamo il Comune di Bellano che, contattato, ha prontamente risposto all’appello inviando i volontari di Protezione Civile a ripulire il cippo per permettere domani, seppur sotto tono a causa del Coronavirus, lo svolgimento dei tradizionali riti civili che non saranno di certo fermati da questo segno. Infine consentitemi di ricordare ai pochi che lo dimenticano, il significato di questa celebrazione: fino a quando ci sarà chi, indegnamente, compirà queste azioni avrà senso commemorare e ricordare il 25 aprile e i valori di libertà che sono racchiusi in questa fondamentale data della nostra storia”.

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