BELLANO – Riceviamo e volentieri pubblichiamo un intervento (in forma di lettera) a firma della Delegata all’Istruzione del Comune di Bellano, Clementina Leone.
Eccone il testo completo:
Lettera a un figlio
“Ti guardo mentre ti prepari per questa nuova avventura come un esploratore in procinto della sua scoperta più importante, combattuto tra l’entusiasmo per il nuovo inizio e il timore che non sia all’altezza delle tue aspettative. Perché le attese disattese hanno sempre quel retrogusto un po’ amaro che ci ricorda quanto anche i migliori pronostici possano rivelarsi terribilmente sbagliati.
E allora rallenta, perché è importante esercitarsi a sbagliare con talento. Assapora questi istanti con il gusto di chi abita la vita senza i pregiudizi e i preconcetti che gli adulti hanno inventato per difendersi dalle loro stesse paure. E sorridi all’idea di poter mettere nello zainetto solo ciò di cui hai davvero bisogno, lasciando fuori richieste, rimproveri e contraddizioni, per dare spazio a desideri, sogni e possibilità. Respira a pieni polmoni mentre lo riempi, come se per vivere avessi bisogno solo di aria e non anche di amore e di fiducia.
Attendi. C’è tempo per diventare grande e ricordare con tenera malinconia l’infanzia; con le sue filastrocche spensierate, i NO a cui ribellarsi, i gessetti che gracchiano sulla lavagna e le matite da spuntare; quando è il suono di una campanella a scandire i ritmi di una giornata e il potere della fantasia a renderla speciale.
E allora esercitati pure ad essere il capofila ma non dimenticare che è nell’ultimo banco che si ride di gusto, forse perché si ha una visuale migliore o perché a guardarle da lontano le cose appaiono più leggere. Cerca di avere cura delle cose, ma non confondere mai la cura con il possesso e l’amore con il controllo.
Non ti curare degli errori: hai tutta la vita per correggerli e per imparare a farne degli altri; perché se ci si ostina a volerne cancellare uno a tutti i costi, si rischia di fare un buco che divora i “se” e i “ma” e non lascia più lo spazio per scrivere “scusa”.
Ti sveleranno la magia dell’alfabeto e la possibilità di giocare con le infinite combinazioni che regala; ti accorgerai che alcune parole sono più belle di altre: tolleranza, accoglienza, solidarietà, comprensione; che alcune possono essere vuote di senso e altre possono dare voce al senso di vuoto; che le parole possono far sorridere, divertire e curare, ma possono anche ferire se usate nell’ordine sbagliato.
E allora ridi, corri, salta e sorprendi la vita!
E allora ti auguro di imparare a regalarti tutte le declinazioni del “C’era una volta”, sperimentando i finali che più ti renderanno felice, concedendoti il lusso di amare le tue imperfezioni e ricordandoti che c’è sempre un nuovo inizio; attraversando la vita come in questo giorno, con uno zaino sulle spalle pesante quanto basta per portare con te tutto ciò di cui hai bisogno, leggero quanto serve per non rallentare il tuo cammino; con la testa piena di nuvole e il cuore privo di logiche; senza mai dimenticare che qualunque cosa la vita ti possa riservare, sarai sempre tu il suo migliore colpo di scena!”
Cari ragazzi, si riparte, inizia un nuovo anno scolastico!
Dopo lunghi mesi di esperienze che vi hanno duramente messo alla prova, ritroverete i vostri compagni e i vostri insegnanti: potrete finalmente parlare con loro senza l’ausilio di un microfono, anche se protetti da una mascherina indispensabile per garantire la vostra sicurezza. Troverete però una scuola diversa: ingressi separati e aule diverse, nuove regole e comportamenti da seguire, ma so che riuscirete ad affrontare al meglio questo nuovo inizio, perchè in questi mesi avete già affrontato molti cambiamenti e saprete superare anche questa nuova sfida!
Il mio più sincero augurio di buon lavoro e di tutta l’Amministrazione Comunale va alla nuova Dirigente, al personale docente e non docente. E a loro va un grande ringraziamento per la forte e stretta collaborazione con l’Amministrazione che ha permesso di riaprire la nostra scuola garantendo la sicurezza degli studenti modificando, in pochi mesi, l’istituto scolastico per restituire in sicurezza la didattica in presenza.
Un pensiero finale va a tutte le famiglie a cui auguro di vivere, anche quest’anno, il primo giorno di scuola come quel momento magico che noi e i nostri figli ricorderemo per tutta la vita.