Come ogni domenica, anche oggi dedichiamo uno spazio all’interno del nostro giornale alla cultura, segnalando ai lettori gli articoli più interessanti della nostra pagina culturale, Il fascino degli intellettuali.
Giacomo Matteotti: dalla parte giusta – Morire per delle idee si può. Alzare la voce e non piegare la testa è possibile, anche se il rischio è grande, anche se forse non ci si rende conto del pericolo che incombe. O forse sì, lo si capisce. Ma le idee non muoiono mai, sopravvivono al tempo, alle ingiustizie, ai crimini assurdi perpetrati da genti col pelo sul cuore e le mani impastate del sangue che si fa nero. Giacomo Matteotti lo sapeva, altrimenti non avrebbe urlato, qualche mese prima di morire, «Uccidete pure me, ma non ucciderete mai l’idea che è in me». Leggi tutto
L’erotismo burlesco di Andrea Pazienza – C’è un sottile erotismo nei lavori di Andrea Pazienza, che avrebbe da poco compiuto sessant’anni se la vita non avesse deciso di portarselo via ancora giovane e pieno di cose da dare. Come l’arte innanzitutto, fiducia nella matita intesa come mezzo dispensatore di bellezza al pari del pennello e capace di passare con disinvoltura dai personaggi impressionisti alle copertine dei dischi, dai tocchi quasi rembrandtiani alle strisce geniali e irrispettose. Leggi tutto
Torino underground: rimappare una città per riscoprire un’identità – C’è una mappa di Torino che permette ai più curiosi di sporcarsi di underground. È una cartina di quelle classiche per turisti, ma che traccia a tappe serrate un percorso non tradizionale. È l’itinerario di un museo che non ci si aspetta, perché non chiuso entro quattro pareti. Eppure i muri sono ancora il suo asse portante, la tela effettiva delle sue opere d’arte. Si parla di arte urbana, di street art spalmata sul territorio, di un museo a cielo aperto che si districa tra le vie dell’urbe. Leggi tutto