Dopo l’azione del nostro gruppo consiliare, che ha portato a conoscenza della popolazione la volontà della Giunta di realizzare dei forni crematori in paese, e dopo i tentativi del sindaco di mettere una pezza, con gli strumenti della propaganda, attraverso una presentazione del progetto autoreferenziale e che non ha discusso gli argomenti più controversi, un numero sempre maggiore di cittadini si sta rivolgendo a noi per chiederci di salvare il paese da questa nefasta prospettiva.
Durante la presentazione del progetto sono state dette nuove falsità riguardo al fatto che avremmo citato a sproposito gli argomenti degli espropri e della cremazione degli animali: in realtà sia la necessità di espropri che la volontà di procedere anche a cremazioni di animali erano citati proprio nella relazione di fattibilità condivisa dalla Giunta, e se almeno queste ipotesi sono poi state abbandonate lo si deve anche al nostro intervento che le aveva prontamente evidenziate sulla base degli atti conservati in Comune e tenuti segreti ai cittadini.
Il sindaco non ha detto il vero neanche sugli introiti che verrebbero girati al Comune, ormai l’unico argomento con cui cerca di fare breccia: anziché il promesso contributo di 200 mila euro all’anno, il piano finanziario allegato al progetto parla di un importo massimo di 140 mila euro, dal quale sembra debbano essere detratti anche gli sconti concessi ai Derviesi sulle cremazioni; i ventilati 200 mila euro, come riportato sempre nel piano finanziario, verrebbero invece versati al Comune solo dopo 40 anni di attività dei forni. A meno che si incrementi, e di molto, il numero di cremazioni ipotizzate…
In tutta la vicenda sono ormai molti gli aspetti che fanno riflettere: dal segreto mantenuto per mesi sull’argomento, alle modalità con cui sono state portate avanti le trattative, alla mancanza di notizie sui soggetti promotori, al grave ritardo con cui sono stati concessi i relativi documenti ai consiglieri di minoranza e alla mancata risposta all’interrogazione presentata in Consiglio Comunale, fino alla rimozione ordinata dal sindaco, in spregio al diritto costituzionalmente tutelato di manifestare liberamente il proprio pensiero, di uno striscione che in termini pacatamente contrario alla realizzazione dei forni che era stato esposto in un’area privata da un gruppo di cittadini, a cui va tutta la nostra solidarietà. Sono tutte evidenze del fatto che l’azione dell’amministrazione si avvicini sempre più a quella di un regime, dove si calpestano i diritti di chi intende esprimere un legittimo dissenso. Ed è inutile che qualcuno cerchi improbabili raffronti con fatti del passato, perché una spaccatura del paese come quella che si vive in questi giorni non si era mai vista, ed è conseguenza delle scelte divisive operate consapevolmente dalla nuova amministrazione.
A differenza di quanto afferma il sindaco, la decisione di candidare Dervio in Regione per la realizzazione di forni crematori è già stata presa, e la relativa delibera di Giunta è ormai pronta per l’approvazione.
Per dare voce alle centinaia di persone che non sono d’accordo su questa proposta, peraltro non prevista neppure nel programma elettorale (e avremmo voluto vedere!), e dopo essere stati sollecitati in proposito da decine di Derviesi, abbiamo deciso di fare una raccolta di firme con tutte le formalità del caso (senza nulla togliere all’altra raccolta firme in corso online, che costituisce un’iniziativa autonoma e parallela). Inizieremo a raccoglierle nella mattinata di sabato 19, dalle 8.30 alle 12.30, quando verranno allestiti dei punti di raccolta, all’aperto e in piena sicurezza, in diversi punti del paese (angolo via Martiri/via Diaz; piazza biblioteca; vicinanze supermercato via Matteotti; piazza cimitero; via don Penati vicinanze piazza mercato; piazza della chiesa). L’obiettivo della raccolta firme è quello di bloccare sul nascere la realizzazione dei forni in paese, ed è per questo che chiamiamo a raccolta tutti i cittadini contrari a questa prospettiva, che dovranno presentarsi “armati” solo della propria carta di identità. Chi volesse firmare anche successivamente potrà contattarci all’indirizzo info@insiemeperdervio.it o contattare i componenti della lista e le altre numerose persone che stanno collaborando a questa iniziativa avviata per far valere la volontà dei cittadini.
Intendiamo poi avviare anche le procedure per chiedere al Comune l’effettuazione di un vero e proprio referendum (anche qui sarà necessaria una raccolta di firme), le cui regole necessitano però di tempi molto più lunghi e che potrà essere effettuato eventualmente nella malaugurata ipotesi in cui le cose vadano avanti. Ma siamo certi che una grande risposta dei Derviesi alla petizione contro i forni potrà far ritornare la Giunta sui propri passi.
Gruppo consiliare Insieme per Dervio
“anche a nome di tanti Derviesi”