DERVIO – La realizzazione di un nuovo tratto di fognatura pareva dovesse comportare il sacrificio di almeno metà delle radici dell’ulivo pluricentenario di Dervio, e ciò avrebbe comportato la morte della storica pianta.
Grazie però alla collaborazione tra Lario Reti Holding, ente realizzatore dell’opera, e la proprietà, coadiuvati dal geometra Raffaella Viganò e con la consulenza dell’agronomo Giorgio Buizza, si è trovata la soluzione che ha consentito di realizzare la fognatura come da progetto, sottopassando le radici dell’ulivo senza ridurre il loro volume e senza comprometterne la vitalità e la stabilità.
L’ulivo in questione è un vecchissimo esemplare che ha certamente oltre 200 anni di età; la circonferenza del fusto, contorto e modellato dagli avvenimenti di una così lunga esistenza, misura circa 380 cm nel punto dove il diametro è più stretto. Purtroppo l’albero è rimasto isolato e circondato dalle case e dalle strade che gli sono state costruite intorno; anche la chioma è stata quindi ridotta in proporzione allo spazio disponibile, perciò è difficile coglierne immediatamente il valore storico-ambientale e il carattere di monumentalità. Veramente interessante da osservare è il vigoroso sviluppo dell’apparato radicale che, con la sua crescita, che continua tuttora, sta inglobando anche il muretto della recinzione.
L’impresa esecutrice dei lavori è riuscita, operando in orizzontale con l’adattamento di una normale trivella, a creare un cunicolo interrato a profondità di circa un metro, entro cui è stata fatta passare la nuova tubazione fognaria, senza interferire con le radici dell’albero.
È stato raggiunto quindi il necessario compromesso tra le esigenze di sviluppo dei servizi al centro abitato e il mantenimento di un vecchio albero ricco di storia e perfettamente adattato alle condizioni del sito, testimone vivente della diffusa coltivazione dell’olivo sulle sponde del lago già in epoche molto remote.