DERVIO – Il sindaco del paese più colpito sulla sponda del lago ha tratto un primo bilancio dei danni, enormi, dell’ondata di maltempo andata in scena tra martedì e mercoledì: secondo Stefano Cassinelli la prima scheda “Rasda” parla di 5 milioni e duecentomila euro di cui un milione patito da privati, e altrettanto dalle industria – con 40 mila di somma urgenza per gli argini del fiume (il resto riguarda il “pubblico”).
“Abbiamo avuto un totale di 110 volontari di Protezione Civile il primo giorno – spiega il sindaco di Dervio -, 75 il secondo, 70 venerdì e cento sabato; dalla Croce Rossa abbiamo avuto una quarantina di volontari, dai Carabinieri pure una quarantina e poi Polizia e diverse pattuglie della Finanza. Ma poi si devono unire 25 scout e svariati gruppi di diverse associazioni: la solidarietà del territorio va sottolineata e ringraziata. Devo dire che ci siamo sentiti anche con i sindaci di Premana e Primaluna, per darci un aiuto, un appoggio morale diciamo così. E dai paesi vicini ci hanno dato la massima collaborazione”.
“Oggi – aggiunge Cassinelli – sono stato a Colico all’inaugurazione della nuova ambulanza della Croce Rossa: ci hanno dato il massimo aiuto, era doveroso andarci perché hanno fatto qualcosa di grande per noi e quindi ci tenevo. Nei prossimi giorni proseguiremo, però il paese è tornato alla normalità e dal Lungolago non ci si accorge praticamente nemmeno che ci sia stata un’alluvione. Ma su questo dobbiamo ancora finire e c’è ancora tanto da fare”.
“Nel prato vicino al campo di calcio ci sono circa 7.000 metri cubi di terra, non mi hanno saputo nemmeno quantificare quanti quintali di legno. E tonnellate di cose che erano contenute nei garage dei privati; devo ringraziare tutti i parlamentari del territorio, i consiglieri regionali tra cui ho sentito anche Straniero e Mauro Piazza che hanno dato peino appoggio e solidarietà e si sono tutti presi l’impegno di avere un’emergenze di tipo ‘C’ in modo che i privati siano coperti”.
Infine la questione-diga: “Non la lasciamo cadere – ha rimarcato Cassinelli -: adesso finiamo di pulire, ma deve essere chiarito senza se e senza ma che cosa è successo e perché è successo”.