DERVIO – “Accettiamo ogni critica costruttiva – afferma l’assessore Sandro Cariboni – ma è ora di finirla di non dire la verità. In Consiglio comunale abbiamo portato i progetti relativi a via Greppi dove l’argine del fiume è stato abbassato nel 2006 con assessore all’Urbanistica Davide Vassena. Possiamo affermare che il 3 ottobre se gli argini non fossero stati abbassati di un metro nel 2006 il Varrone non sarebbe esondato. Quindi Vassena, che ha fatto quella scelta come assessore all’urbanistica, si assuma le sue responsabilità invece di voler venire a fare lezioni su come svasare il fiume, prenda atto delle conseguenze delle sue scelte sulla sicurezza del paese”.
“L’assessore Cariboni, che ha alle spalle anche 24 anni anche da tecnico comunale – prosegue il sindaco Stefano Cassinelli -, mette le carte sul tavolo per chiudere le polemiche strumentali di Vassena e del suo gruppo che dice falsità come quella che c’erano 950mila euro nelle casse comunali da due mesi quando quelle disponibilità sono a protocollo dal 9 ottobre. Se si vuole criticare l’Amministrazione si può fare in mille modi ma scrivere bugie palesemente smentite dagli atti ufficiali non è una cosa normale, non ho mai visto una cosa del genere in tanti anni. Non è così che si fa minoranza, si dovrebbe essere al servizio del paese non contro”.
Nel corso degli approfondimenti relativi alla situazione di via Greppi, dove l’Amministrazione comunale ha proposto alla Regione di realizzare un muro arginale a protezione della strada e delle abitazioni, è emerso che il problema dei numerosi allagamenti della strada, ivi compreso quello del 3 ottobre “è chiaramente riconducibili alla scelta fatta nel 2006 – sostiene la maggioranza – quando è stato fatto il progetto di recupero dell’ex cartiera: assessore all’Urbanistica era Davide Vassena e venne autorizzato un abbassamento della sede stradale del sottopasso pedonale di un metro, di fatto abbassando l’argine del fiume. Appare evidente che gli allagamenti degli ultimi anni di via Greppi e quello del 3 ottobre, ad esclusione dei fatti del 12 giugno imputabili ad altri fattori, sono da ricondurre alla scelta di abbassare l’argine del fiume nel tratto in questione”.
LA REPLICA DI VASSENA
Dervio. Vassena si difende: “Abbassai un argine che non c’è?”